Da Molfetta alla Rai: la storia di Maria Serena Salvemini, promessa del violino

La giovanissima artista è andata in onda nella trasmissione "Prodigi"

mercoledì 13 novembre 2019 22.00
A cura di Danilo de Robertis
Nascere in una famiglia di musicisti significa avere, in qualche modo, un rapporto viscerale con la musica. Se a questo si aggiunge una naturale predisposizione verso una delle arti più antiche e affascinanti della storia, ecco che luminose vie si aprono lungo il proprio cammino. Si potrebbe riassumere così, fino a questo momento, la storia di Maria Serena Salvemini, giovanissima violinista molfettese che già fa parlare tanto di sé nel panorama regionale e nazionale. Perché nulla avviene per caso e, se a 14 anni hai già alle spalle un percorso ricco di risultati, il futuro non può che essere radioso. A ulteriore conferma di questo preambolo, si segnala questa sera la sua partecipazione alla trasmissione "Prodigi" in onda su Rai 1 con la conduzione di Flavio Insinna e Serena Autieri, in un format che vede sfidarsi diversi giovani artisti di età compresa tra gli 8 e i 15 anni e con la passione per il canto, il ballo e la musica. Grande obiettivo della serata è quello di sostenere la campagna di raccolta fondi dell'Unicef, promossa dalla Rai dall'11 al 17 novembre, per combattere la malnutrizione infantile e proteggere bambini e adolescenti delle nazioni più povere del mondo.

Maria Serena, per tutti semplicemente Molly, è nata nel 2005 e presto viene avviata allo studio del violino dalla madre. La sua si manifesta da subito come una personalità eclettica, visto che tra le sue passioni si possono annoverare anche il pianoforte, la ginnastica, la fotografia e la mountan bike. L'anagrafe non deve ingannare, perché la giovane musicista è già vincitrice di numerosi primi premi assoluti in concorsi internazionali in qualità di violinista solista e ha concluso il percorso pre-accademico presso il conservatorio N. Piccinni di Bari, sotto la guida del Maestro Corrado Roselli, con il massimo dei voti e la lode. Subito dopo è stata ammessa, in via del tutto eccezionale, a sostenere l'esame di ammissione al triennio Accademico di primo livello presso il Conservatorio Piccinni risultando prima in graduatoria con il punteggio di 100/100. Tale circostanza si è potuta realizzare sulla base di una norma di legge che consente l'accesso anticipato a detti corsi esclusivamente ai talenti precoci benché giovanissimi. Ha seguito masterclass e corsi di alto perfezionamento con i Maestri Francesco Manara (primo violino del teatro Alla Scala) Giovanni Angeleri (premio Paganini), Felix Ayo, Roberto Noferini, Alessandro Milani (primo violino dell'Orchestra Sinfonica della Rai) Stefano Pagliani, Gabriele Ceci (primo violino del teatro Petruzzelli). Per non farsi mancare nulla è stata selezionata come eccellenza del Conservatorio di Bari per gli anni accademici 2017/18 e 2018/19 ed invitata a tenere recital solistici presso l'auditorium dello stesso Conservatorio.

Ha tenuto numerosi concerti solistici e si è inoltre recentemente esibita, in qualità di primo violino di spalla, con l'Orchestra "Keep in Touch", composta da 150 elementi, presso il teatro Petruzzelli di Bari, per il festival "Anima Mea" 2018. Nel 2019 ha debuttato come solista con l'Orchestra Sinfonica Metropolitana di Bari eseguendo "Introduzione e Rondò Capriccioso" di S. Saens, in un memorabile concerto che ha visto la presenza, nella Cattedrale di Bari, di 600 spettatori che le hanno tributato ripetute standing ovation. Maria Serena ha concesso ben due bis di violino solo. Un percorso dunque già ricco di soddisfazioni e che si auspica possa proseguire con altrettanti successi per una molfettese ancora giovanissima ma già pronta a conquistare tutti con il suo arco di violino.