Covid e scuola, le linee guida della Regione Puglia per la gestione dei casi

Le indicazioni per la gestione di eventuali sintomi, contagi e focolai tra i banchi

giovedì 11 febbraio 2021
Al fine di garantire la sicurezza in ambito scolastico, il Dipartimento Promozione della salute, del benessere sociale e dello sport per tutti ha approvato le nuove linee guida per contenere il rischio di contagio. Il protocollo indica cosa fare in caso di sintomi, contatti stretti e come rientrare in comunità: per diffondere le regole nelle scuole è stata realizzata anche una brochure dedicata.

Si ricorda in primis in quali casi gli alunni non devono presentarsi a scuola: in caso di temperatura corporea superiore a 37,5°, in caso di sintomi associabili all'infezione e, ovviamente, in caso di contatto stretto con una persona positiva. Anche le regole valide negli istituti sono ormai ben note: obbligo di mascherina, costante igienizzazione delle mani e distanza interpersonale di un metro.

Qualora lo studentesse registrasse sintomi a casa, i genitori dovranno contattare il medico o il pediatra e comunicare l'assenza da scuola per motivi di salute al Referente scolastico Covid. A seguire, il medico o pediatra andrebbe ad eseguire il triage telefonico, valutando l'esecuzione del test. In caso invece si studenti con sintomi a scuola, il Referente Covid avverte i genitori dell'alunno che nel frattempo dovrebbe attendere in area separata, assistito da un operatore scolastico. A seguire, lo studente torna a casa per iniziare il periodo di isolamento.

Se si effettua il test, le vie sono due: in caso di negatività e assenza di sintomi lo studente può rientrare a scuola, al contrario in caso di positività viene segnalato subito l'esito al Referente scolastico Covid che trasmette l'informazione al Referente Asl. Il TOSS (Team di Operatori Sanitari Scolastici) Covid effettua poi il tracciamento e prescrive la quarantena ai contatti stretti in ambito scolastico.

L'isolamento può essere effettuato con le seguenti modalità: 14 giorni oppure 10 giorni con tampone al decimo giorno in caso di contatti stretti asintomatici; isolamento di 10 giorni con tampone al decimo giorno in caso di casi positivi asintomatici. Invece, per i casi positivi a lungo termine è necessario un isolamento minimo di 21 giorni dalla comparsa dei sintomi, di cui almeno 7 giorni consecutivi senza sintomi, salvo diversa indicazione del personale sanitario.

Per il rientro tra i banchi, se l'assenza è minore di 10 giorni e non è mai stato registrato il contagio non servirà neanche l'autocertificazione del medico; in caso di tampone negativo basterà presentare l'esito del test; dopo una positività sarà invece possibile rientrare solo dopo un test negativo e almeno 3 giorni senza alcun sintomo.