Coronavirus, Molfetta e l'Italia verso la "fase 2"
Le parole del Presidente Conte e quelle del sindaco Tommaso Minervini
martedì 21 aprile 2020
11.02
E' quasi certo che l'Italia e Molfetta il prossimo 4 maggio 2020 potrebbero entrare nella così detta "fase 2" a seguito della pandemia da Covid 19.
Questa mattina sono arrivate le parole del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte.
Niente "liberi tutti", niente apertura e ritorno indiscriminato alla vita antecedente all'ormai famoso 9 marzo 2020 ma un ritorno graduale, seppure costante, a una normalità che tuttavia sarà del tutto rivoluzionata.
«Non possiamo affidarci a decisioni estemporanee pur di assecondare una parte dell'opinione pubblica o di soddisfare le richieste di alcune categorie produttive, di singole aziende o di specifiche Regioni. L'allentamento delle misure deve avvenire sulla base di un piano ben strutturato e articolato. Dobbiamo riaprire sulla base di un programma che prenda in considerazione tutti i dettagli e incroci tutti i dati. Un programma serio, scientifico. Non possiamo permetterci di tralasciare nessun particolare, perché l'allentamento porta con sé il rischio concreto di un deciso innalzamento della curva dei contagi e dobbiamo essere preparati a contenere questa risalita ai minimi livelli, in modo che il rischio del contagio risulti "tollerabile" soprattutto in considerazione della recettività delle nostre strutture ospedaliere», scrive Conte.
«Nei prossimi giorni analizzeremo a fondo questo piano di riapertura e ne approfondiremo tutti i dettagli. Alla fine, ci assumeremo la responsabilità delle decisioni, che spettano al Governo e che non possono essere certo demandate agli esperti, che pure ci offrono una preziosa base di valutazione. Assumeremo le decisioni che spettano alla Politica come abbiamo sempre fatto: con coraggio, lucidità, determinazione. Nell'esclusivo interesse di tutto il Paese. Nell'interesse dei cittadini del Nord, del Centro, del Sud e delle Isole. Non permetterò mai che si creino divisioni. Dobbiamo marciare uniti e mantenere alto lo spirito di comunità. È questa la nostra forza», continua il numero uno di Palazzo Chigi che afferma anche di confidare «di comunicarvi questo piano e di illustrarvi i dettagli di questo articolato programma. Una previsione ragionevole è che lo applicheremo a partire dal prossimo 4 maggio».
Stessa linea di pensiero a Molfetta anche per Tommaso Minervini.
Da inizio emergenza il sindaco sta parlando alla città con aggiornamenti serali nei quali, agli iniziali appelli di restare a casa, sono seguiti parole di incoraggiamento e riconoscenza verso la «stragrande maggioranza» ligia al rispetto delle regole.
«Non dobbiamo abbassare la guardia, e sarebbe sciocco, perchè non possiamo sprecare tutto queste mese e oltre di responsabilità e sciupare un mese di sacrifici che tutti quanti noi stiamo facendo in modo anche molto preciso», ha detto Minervini nella serata di ieri.
Questa mattina sono arrivate le parole del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte.
Niente "liberi tutti", niente apertura e ritorno indiscriminato alla vita antecedente all'ormai famoso 9 marzo 2020 ma un ritorno graduale, seppure costante, a una normalità che tuttavia sarà del tutto rivoluzionata.
«Non possiamo affidarci a decisioni estemporanee pur di assecondare una parte dell'opinione pubblica o di soddisfare le richieste di alcune categorie produttive, di singole aziende o di specifiche Regioni. L'allentamento delle misure deve avvenire sulla base di un piano ben strutturato e articolato. Dobbiamo riaprire sulla base di un programma che prenda in considerazione tutti i dettagli e incroci tutti i dati. Un programma serio, scientifico. Non possiamo permetterci di tralasciare nessun particolare, perché l'allentamento porta con sé il rischio concreto di un deciso innalzamento della curva dei contagi e dobbiamo essere preparati a contenere questa risalita ai minimi livelli, in modo che il rischio del contagio risulti "tollerabile" soprattutto in considerazione della recettività delle nostre strutture ospedaliere», scrive Conte.
«Nei prossimi giorni analizzeremo a fondo questo piano di riapertura e ne approfondiremo tutti i dettagli. Alla fine, ci assumeremo la responsabilità delle decisioni, che spettano al Governo e che non possono essere certo demandate agli esperti, che pure ci offrono una preziosa base di valutazione. Assumeremo le decisioni che spettano alla Politica come abbiamo sempre fatto: con coraggio, lucidità, determinazione. Nell'esclusivo interesse di tutto il Paese. Nell'interesse dei cittadini del Nord, del Centro, del Sud e delle Isole. Non permetterò mai che si creino divisioni. Dobbiamo marciare uniti e mantenere alto lo spirito di comunità. È questa la nostra forza», continua il numero uno di Palazzo Chigi che afferma anche di confidare «di comunicarvi questo piano e di illustrarvi i dettagli di questo articolato programma. Una previsione ragionevole è che lo applicheremo a partire dal prossimo 4 maggio».
Stessa linea di pensiero a Molfetta anche per Tommaso Minervini.
Da inizio emergenza il sindaco sta parlando alla città con aggiornamenti serali nei quali, agli iniziali appelli di restare a casa, sono seguiti parole di incoraggiamento e riconoscenza verso la «stragrande maggioranza» ligia al rispetto delle regole.
«Non dobbiamo abbassare la guardia, e sarebbe sciocco, perchè non possiamo sprecare tutto queste mese e oltre di responsabilità e sciupare un mese di sacrifici che tutti quanti noi stiamo facendo in modo anche molto preciso», ha detto Minervini nella serata di ieri.