Coronavirus, da domani al 25 marzo nuove regole di comportamento a Molfetta

No luoghi pubblici e spostamenti verso seconde case. Sì attività motoria ma sotto casa

venerdì 20 marzo 2020 20.52
Da domani e fino al 25 marzo Molfetta come tutta l'Italia dovrà adeguarsi a nuove modalità di comportamento.
Devono necessariamente mutare ancora le abitudini comportamentali dei cittadini nell'ottica di affrontare al meglio questi giorni nei quali è atteso il piccolo della diffusione del Coronavirus in particolare al Sud senza tralasciare il fatto che solo restando a casa ed evitando i contatti con altre persone è possibile limitare il contagio.

Le nuove misure comportamenti sono sancite dall'ordinanza del Ministero della Salute pubblicata pochi minuti fa.

Nello specifico, da domani e fino al 25 marzo in tutta Italia è vietato accedere ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici, cosa che a Molfetta era di fatto già stata sancita nei giorni scorsi da una ordinanza del Sindaco Tommaso Minervini che ha chiuso all'accesso al pubblico anche il cimitero.

Fatta chiarezza anche sull'attività motoria all'aperto su cui tanto si discute.
Premettendo doverosamente che bisogna rimanere a casa, è consentito svolgere attività motoria ma esclusivamente nei pressi della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza tra persone di almeno un metro l'una dall'altra.
Inoltre è vietato svolgere attività ludica o ricreativa all'aperto oppure spostarsi verso seconde case nei giorni festivi e prefestivi.

La chiusura diventa poi obbligatoria per gli esercizi alimentari nelle stazioni ferroviarie: devono restare chiusi fino al 25 marzo gli esercizi che somministrano alimenti e bevande nelle stazioni e nelle aree di servizio o rifornimento carburante a meno che non siano ubicate lungo le autostrade dove, tuttavia, possono vendere solo prodotti da asporto da consumarsi al di fuori dei locali. Continueranno ad essere operativi, invece, le attività che somministrano bevande e alimenti all'interno degli ospedali a condizione che gli spazi consentano il rispetto della distanza interpersonale di almeno 1 metro.