Calzone molfettese e pettole con acciughe per le sagre di autunno della Pro Loco

Obiettivo dell’associazione di promozione turistica: rivalutare le trazioni

martedì 27 settembre 2016 13.00
A cura di Rosanna Buzzerio
La tradizione gastronomica molfettese al centro delle due sagre organizzate dalla Pro Loco, con la collaborazione del panificio Sant'Achille e dell'I.P.S.S.A.R. di Molfetta, con il patrocinio del Comune di Molfetta, della Camera di Commercio di Bari e della Cattolica Popolare.

Entrambe le serate (sabato 24 e domenica 25 settembre) si sono svolte su viale dei Crociati, una scelta ben precisa dell'associazione turistica che mira a rivalutare non solo le tradizioni della nostra città, ma anche il quartiere Madonna dei Martiri.

«Le pettole alle acciughe della trisavola», ci ha spiegato il presidente della Pro Loco Nicola Campo, «è un'antichissima ricetta che abbiamo voluto riportare all'attenzione dei molfettesi e non, così come è avvenuto 23 anni fa con il calzone molfettese, che oramai facevano in pochi e che poi molte attività hanno ripreso a fare».

Le pettoline altro non sono che una soffice nuvola di acqua, farina e ovviamente filetti di acciuga dal sapore tipicamente molfettese, parlano del nostro mare, della nostra terra, delle nostre origini culinarie.

Il calzone molfettese è il calzone molfettese, nulla a che vedere con quello delle città limitrofe, «il ripieno», come ha puntualizzato il presidente Campo, «deve essere con il merluzzo fritto, le cipolle e le cime stufate, le olive denociolate». Non è calzone molfettese la variante con il tonno e i polipi o i calamari fritti. Non a caso questa sagra è giunta alla sua ventitreesima edizione.

Con le pettole e il calzone si incomincia non solo a respirare aria di autunno ma soprattutto aria di festa, aria di tradizione quelle che da sempre la Pro Loco intende custodire e promuovere, soprattutto tra le giovani generazioni.

Le serate sono state allietate dal gruppo musicale Girodido, con la partecipazione delle cantanti Mariapia Tedesco e Gabriella Aruanno.