Appalti e favori a Molfetta, revocate le interdizioni a Totorizzo e De Leonardis

La gip Chiddo ha valutato la modifica dell'organizzazione dell'azienda dell'imprenditore e la decadenza dell'ex sindaco Minervini

martedì 28 ottobre 2025 11.21
A cura di Nicola Miccione
Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani, Marina Chiddo, ha revocato la misura interdittiva del divieto di contrarre con l'amministrazione pubblica all'imprenditore Vito Totorizzo, coinvolto nell'inchiesta sui presunti appalti truccati al Comune di Molfetta. Stessa decisione per la dirigente Lidia De Leonardis.

L'uomo, assistito dall'avvocato Maurizio Masellis, era tra le sei persone oggetto delle ordinanze cautelari eseguite il 6 giugno scorso dalla Guardia di Finanza, che aveva portato ai domiciliari l'allora sindaco Tommaso Minervini recentemente decaduto. Tre settimane dopo il Riesame aveva revocato i domiciliari disponendo la sospensione per un anno dall'esercizio di un pubblico ufficio, misura successivamente sostituita col divieto di dimora all'interno dei locali di Palazzo di Città.

La revoca per l'imprenditoriale portuale molfettese è arrivata con il parere positivo dei pubblici ministeri della Procura della Repubblica di Trani, Francesco Aiello, Marco Gambardella e Francesco Tosto. Il gip ha valutato in senso positivo per l'indagato «la modifica dell'organizzazione aziendale» dell'impresa di Totorizzo con «l'istituzione di un organismo di vigilanza che vigili sulla trasparenza e correttezza degli affari societari, con conseguente cessazione delle esigenze cautelari».

Stessa decisione anche per la dirigente comunale del settore Socialità del Comune di Molfetta, difesa dall'avvocato Michele Laforgia. La donna, di Bari, era finita ai domiciliari prima di essere sottoposta all'interdizione dai pubblici uffici: la gip ha valutato positivamente la decadenza dall'incarico dell'ex sindaco Minervini.