"Accogliamoci in sicurezza": il progetto per il ritorno nelle scuole “Capitini”, “Montessori” e “Piaget”

Al centro le buone pratiche contro il contagio da Covid

mercoledì 28 ottobre 2020 7.16
"Finalmente siamo tutti a scuola, pronti per ripartire con un nuovo anno scolastico, sicuramente speciale; non manca però l'entusiasmo e la voglia di cominciare un nuovo "viaggio" ricco di esperienze con vecchi e nuovi amici. Così, con il progetto "Accogliamoci in sicurezza" si è dato il via alle attività didattiche nei tre plessi di scuola dell'infanzia "Capitini", "Montessori" e "Piaget"; il progetto studiato per favorire lo star bene insieme a scuola, si è basato principalmente su due finalità: garantire la sicurezza sanitaria e curare il delicato momento del distacco del bambino dalle figure parentali".

Inizia così il racconto del progetto messo in atto nei tre plessi delle scuole dell'infanzia "Capitini", "Montessori" e "Piaget" che a Molfetta hanno ideato l'iniziativa caratterizzata da "attività ludiche che hanno avuto come oggetto le buone pratiche da adottare per prevenire il contagio da Coronavirus: sulla base delle disposizioni di sicurezza sanitaria adottate dal nostro Istituto Comprensivo, i piccoli alunni hanno conosciuto le principali misure di prevenzione da rispettare attraverso semplici filastrocche e giochi mimati, inseriti nelle routine quotidiane, per far sì che determinati atteggiamenti diventino abitudine per ognuno di loro. Ogni attività si è realizzata in un clima gioioso, ludico, in cui il bambino si è trovato ad interagire con i pari, con i docenti, coinvolto in giochi che hanno favorito la socializzazione e la conoscenza reciproca. Per rassicurare ciascun bambino e facilitare il superamento del disagio, vissuto da alcuni, per la separazione dai genitori, si è pensato di adottare un libro che tratta proprio questa tematica: "Zeb e la scorta di baci" scritto da Michel Gay".

Un momento di riflessione per i piccoli ma anche di educazione civica e al rispetto dell'altro oltre che alla condivisione di quelle pratiche che, a causa della pandemia, ormai fanno con insistenza parte della nostra quotidianità.

"Dalla storia, durante le conversazioni svolte in circle-time, sono emerse riflessioni su ciò che rende felice e protetto un bambino: i baci e gli abbracci della mamma e del papà, segni di affetto e amore; di qui pertanto è nata l'dea di realizzare un manufatto a tema, con cuore e mani, simboli di affetto e di accoglienza".