I rilievi dei Carabinieri
I rilievi dei Carabinieri
Cronaca

Salvemini fa chiarezza: «Parisi non era dedito al gioco d'azzardo, sul suo conto elementi diffamatori»

Il legale della famiglia replica alle dichiarazioni di Farinola: «La famiglia è sconvolta. E poi perché si riteneva in pericolo se era lui quello armato?»

«Con riguardo all'articolo pubblicato il 7 luglio (clicca qui), la informo di aver ricevuto incarico dalla famiglia Parisi per attivare le opportune cautele legali a tutela dell'immagine del defunto e per fornire alla vostra testata una visione corretta della personalità del defunto».

Dall'avvocato Michele Salvemini, che difende i prossimi congiunti di Corrado Parisi, il 46enne di Molfetta morto dopo essere stato raggiunto al torace da un colpo di pistola esploso all'esterno del New Meeting Cafè di via Capotorti da Sergio Farinola, 43enne, costituitosi presso la locale Compagnia dei Carabinieri, riceviamo alcune precisazioni relative ad un nostro articolo pubblicato su MolfettaViva.it.

«I prossimi congiunti - scrive Salvemini - vogliono significare che il defunto non era assolutamente dedito al gioco d'azzardo ma era unanimemente riconosciuto come un padre affettuoso votato al lavoro. Pertanto, risulta assolutamente da smentire l'affermazione, da chiunque provenga, che fosse solito commettere reati contro il patrimonio e persino legati a risvolti ludopatici.

Come facilmente documentabile i precedenti del defunto risalgono nel tempo e concernono per lo più fatti bagattellari poi puniti con sanzioni brevi. Nell'ultimo decennio il Parisi aveva intrapreso una vita normale e svolgeva regolare attività assunto a tempo indeterminato.

Alla luce del quadro descritto la famiglia Parisi rimane sconvolta da quanto attribuito alle dichiarazioni dell'indagato giacché pur comprendendo la necessità di difendersi da un'accusa punibile con l'ergastolo non coglie la necessità di introdurre elementi diffamatori della memoria del defunto quali giustificare il gesto criminale sfruttando il lontano passato della vittima.

Sarebbe stato invece interessante capire perché l'indagato si riteneva in pericolo se era lui quello armato per strada ma soprattutto perché dopo aver estratto l'arma ed esploso un colpo intimidatorio riteneva di colpire due volte nel petto un uomo a sua stessa opinione paralizzato dalla pistola fumante. Ma come detto, la colpa del gesto sarebbe, secondo l'indagato, non sua ma della vittima.

Inutile dire che sarebbe stato invece auspicabile un pensiero alla famiglia ormai divelta dall'assassinio della colonna padre e lavoratore.

Per tali motivi, Le chiedo di pubblicare il punto di vista dei miei assistiti ma anche di precisare e sottolineare come le dichiarazioni dell'indagato sono attualmente non solo assolutamente prive di riscontri ma addirittura - conclude Salvemini - contraddette dalla logica».
  • Carabinieri Molfetta
  • Omicidio Molfetta
  • Corrado Parisi
  • Sergio Farinola
  • Michele Salvemini
Altri contenuti a tema
Ai domiciliari, viola gli obblighi: insegnante 57enne finisce in carcere Ai domiciliari, viola gli obblighi: insegnante 57enne finisce in carcere L'uomo, residente a Molfetta e accusato del reato di maltrattamenti in famiglia, è stato arrestato dai Carabinieri
Trovate in casa con la cocaina: 48enne passa dal carcere ai domiciliari Trovate in casa con la cocaina: 48enne passa dal carcere ai domiciliari La donna, arrestata lo scorso 6 marzo, su istanza del proprio legale, ha ottenuto l'alleggerimento della misura cautelare
Maxi-confisca: le indagini iniziate nel 2016. La difesa: «Diremo la nostra» Maxi-confisca: le indagini iniziate nel 2016. La difesa: «Diremo la nostra» Nel mirino Giuseppe Manganelli: l'attività avviata dopo alcuni controlli stradali. L'avvocato Poli: «A breve le nostre precisazioni»
Maxi confisca all'imprenditore Manganelli: sigilli all'impero da 50 milioni Maxi confisca all'imprenditore Manganelli: sigilli all'impero da 50 milioni Operazione dei Carabinieri: tra i beni confiscati 15 fabbricati, tra i quali la villa, con vista mare, dove vive il 55enne
Controlli in città dopo l'omicidio De Gennaro: sette arresti, sequestrata droga Controlli in città dopo l'omicidio De Gennaro: sette arresti, sequestrata droga Sei le persone arrestate per detenzione di cocaina, hashish e marijuana, un settimo per evasione dai domiciliari
Omicidio De Gennaro, Salvemini: «Prudenza e basta speculazioni» Omicidio De Gennaro, Salvemini: «Prudenza e basta speculazioni» L'avvocato della famiglia della vittima invita «tutti a lasciare al processo che verrà l'accertamento dei motivi del fatto»
Omicidio a Molfetta, 23enne ucciso a coltellate: si costituisce un 29enne Omicidio a Molfetta, 23enne ucciso a coltellate: si costituisce un 29enne Onofrio de Pasquale si è costituito oggi. La vittima è Dario De Gennaro, la cui scomparsa era stata denunciata ieri
Guerriglia urbana di Capodanno: un 17enne lascia la comunità e torna a casa Guerriglia urbana di Capodanno: un 17enne lascia la comunità e torna a casa Per il Riesame «è indubbio che il minore appariva sulla scena dopo che la maggior parte degli ordigni era esplosa»
© 2001-2024 MolfettaViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
MolfettaViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.