
Cronaca
Nuova ordinanza in carcere per l'avvocato Zagami: contestati 25 episodi
Il provvedimento è stato notificato dai Carabinieri che hanno perquisito anche lo studio di via Marzocca
Molfetta - giovedì 14 gennaio 2021
15.46
Vincenzo Vittorio Zagami, già in carcere da poco meno di 48 ore perché si sarebbe appropriato della somma di 6.300 euro da una sua cliente, è stato travolto da una nuova inchiesta e da una nuova misura cautelare. L'indagine, stavolta, è della Procura della Repubblica di Trani che contesta ben 25 episodi.
Le ipotesi accusatorie contestate, oltre ai reati di minaccia e resistenza a pubblico ufficiale, vanno dall'esercizio abusivo della professione, alla calunnia sino alla diffamazione: negli ultimi mesi, infatti, il 55enne originario di Carbonara di Bari, ma residente ad Alessandria, si è reso protagonista di numerosi video postati sul proprio profilo Facebook in cui ha puntato l'indice contro la Procura della Repubblica di Trani, ma anche contro la Guardia di Finanza e l'Arma dei Carabinieri.
E sono stati proprio i militari della Compagnia di Molfetta, questa mattina, a notificargli in carcere, a Trani, dove è ristretto per il reato di appropriazione indebita a danno di una sua cliente (l'inchiesta, in questo caso, è della Procura della Repubblica di Alessandria, nda), una seconda e ben più corposa ordinanza di custodia cautelare in carcere del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani, Rossella Volpe. E questo non è affatto il suo primo guaio con la giustizia.
Vincenzo Vittorio Zagami, infatti, un difensore sui generis che ha, a suo modo, imperversato nelle cronache nazionali, dall'affare Telekom Serbia (correva l'anno 2002) all'inchiesta che nel 2014 aveva coinvolto il padre di Matteo Renzi, è stato già arrestato il 12 gennaio scorso, lungo via Berlinguer, dai militari della Guardia di Finanza della Tenenza di Molfetta, ma il suo nome compare sui giornali ormai da decenni. Altre Procure sparse lungo lo Stivale hanno indagato su di lui.
L'ultima inchiesta a carico dell'uomo, che ha collezionato varie denunce come falso avvocato, elenca 25 episodi (i fatti sono avvenuti dal 2014 al 2020, nda) che hanno portato il Tribunale di Trani ad emettere una nuova ordinanza di custodia cautelare, eseguita in carcere, dove si trova rinchiuso, mentre i Carabinieri hanno perquisito lo studio di via Marzocca sequestrando documenti e supporti informatici. Per domani, intanto, è stato già fissato l'interrogatorio di garanzia.
«È una vicenda molto complessa e articolata - ha riferito il suo legale, Felice Petruzzella -. I fatti sono diversi ed è assolutamente prematuro esprimersi. Domani risponderà davanti al giudice e cercherà di chiarire tutto tenendo conto della ristrettezza dei tempi rispetto al numero elevato di accuse», ha concluso.
Le ipotesi accusatorie contestate, oltre ai reati di minaccia e resistenza a pubblico ufficiale, vanno dall'esercizio abusivo della professione, alla calunnia sino alla diffamazione: negli ultimi mesi, infatti, il 55enne originario di Carbonara di Bari, ma residente ad Alessandria, si è reso protagonista di numerosi video postati sul proprio profilo Facebook in cui ha puntato l'indice contro la Procura della Repubblica di Trani, ma anche contro la Guardia di Finanza e l'Arma dei Carabinieri.
E sono stati proprio i militari della Compagnia di Molfetta, questa mattina, a notificargli in carcere, a Trani, dove è ristretto per il reato di appropriazione indebita a danno di una sua cliente (l'inchiesta, in questo caso, è della Procura della Repubblica di Alessandria, nda), una seconda e ben più corposa ordinanza di custodia cautelare in carcere del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani, Rossella Volpe. E questo non è affatto il suo primo guaio con la giustizia.
Vincenzo Vittorio Zagami, infatti, un difensore sui generis che ha, a suo modo, imperversato nelle cronache nazionali, dall'affare Telekom Serbia (correva l'anno 2002) all'inchiesta che nel 2014 aveva coinvolto il padre di Matteo Renzi, è stato già arrestato il 12 gennaio scorso, lungo via Berlinguer, dai militari della Guardia di Finanza della Tenenza di Molfetta, ma il suo nome compare sui giornali ormai da decenni. Altre Procure sparse lungo lo Stivale hanno indagato su di lui.
L'ultima inchiesta a carico dell'uomo, che ha collezionato varie denunce come falso avvocato, elenca 25 episodi (i fatti sono avvenuti dal 2014 al 2020, nda) che hanno portato il Tribunale di Trani ad emettere una nuova ordinanza di custodia cautelare, eseguita in carcere, dove si trova rinchiuso, mentre i Carabinieri hanno perquisito lo studio di via Marzocca sequestrando documenti e supporti informatici. Per domani, intanto, è stato già fissato l'interrogatorio di garanzia.
«È una vicenda molto complessa e articolata - ha riferito il suo legale, Felice Petruzzella -. I fatti sono diversi ed è assolutamente prematuro esprimersi. Domani risponderà davanti al giudice e cercherà di chiarire tutto tenendo conto della ristrettezza dei tempi rispetto al numero elevato di accuse», ha concluso.