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Cronaca
Il Gip di Trani rigetta l'istanza: l'avvocato Zagami resta in carcere
Il giudice Volpe ha rigettato la richiesta di attenuazione della misura presentata dalla difesa del 55enne
Molfetta - mercoledì 20 gennaio 2021
08.00
Resta in carcere, a Trani, Vincenzo Vittorio Zagami: il gip del Tribunale, Rossella Volpe, ha rigettato l'istanza di attenuazione della misura presentata dall'avvocato Felice Petruzzella nei riguardi dell'uomo, raggiunto da due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse da altrettante Procure, di Alessandria e Trani.
«In questo momento - specifica il suo legale - il mio assistito è beneficiario degli arresti domiciliari concessi dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Alessandria, ma non può usufruirne perché per la seconda causa, quella di Trani, è sottoposto al regime carcerario». Le ipotesi accusatorie contestate in ben 25 episodi, oltre ai reati di minaccia e resistenza a pubblico ufficiale, vanno dall'esercizio abusivo della professione forense, alla calunnia sino alla diffamazione.
Negli ultimi mesi, infatti, il 55enne originario di Carbonara di Bari, ma residente ad Alessandria, un difensore sui generis che ha, a suo modo, imperversato nelle cronache nazionali, dall'affare Telekom Serbia (nel 2002) all'inchiesta che nel 2014 aveva coinvolto il padre di Matteo Renzi, si è reso protagonista di numerosi video postati sul proprio profilo Facebook in cui ha puntato l'indice contro la Procura della Repubblica di Trani, la Guardia di Finanza e l'Arma dei Carabinieri.
Ieri un nuovo capitolo della saga, con il gip di Trani che ha rigettato l'istanza presentata dal suo difensore, che chiedeva un'attenuazione delle originarie esigenze cautelari. Zagami, dunque, resta nel carcere di Trani, dove è detenuto dal 12 gennaio scorso. Prossima tappa il Riesame? «Non lo so», taglia corto Petruzzella.
«In questo momento - specifica il suo legale - il mio assistito è beneficiario degli arresti domiciliari concessi dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Alessandria, ma non può usufruirne perché per la seconda causa, quella di Trani, è sottoposto al regime carcerario». Le ipotesi accusatorie contestate in ben 25 episodi, oltre ai reati di minaccia e resistenza a pubblico ufficiale, vanno dall'esercizio abusivo della professione forense, alla calunnia sino alla diffamazione.
Negli ultimi mesi, infatti, il 55enne originario di Carbonara di Bari, ma residente ad Alessandria, un difensore sui generis che ha, a suo modo, imperversato nelle cronache nazionali, dall'affare Telekom Serbia (nel 2002) all'inchiesta che nel 2014 aveva coinvolto il padre di Matteo Renzi, si è reso protagonista di numerosi video postati sul proprio profilo Facebook in cui ha puntato l'indice contro la Procura della Repubblica di Trani, la Guardia di Finanza e l'Arma dei Carabinieri.
Ieri un nuovo capitolo della saga, con il gip di Trani che ha rigettato l'istanza presentata dal suo difensore, che chiedeva un'attenuazione delle originarie esigenze cautelari. Zagami, dunque, resta nel carcere di Trani, dove è detenuto dal 12 gennaio scorso. Prossima tappa il Riesame? «Non lo so», taglia corto Petruzzella.