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Cronaca
Arrestato a Molfetta l'avvocato Vincenzo Vittorio Zagami
La Guardia di Finanza gli ha notificato un'ordinanza di custodia cautelare del gip di Alessandria
Molfetta - martedì 12 gennaio 2021
19.35
Appropriazione indebita. Per questo reato (nel provvedimento c'è anche l'esercizio abusivo della professione, nda) l'avvocato Vincenzo Vittorio Zagami, 55 anni, di Carbonara di Bari, ma residente ad Alessandria, è stato arrestato oggi a seguito di un'ordinanza di custodia cautelare del Tribunale di Alessandria.
La Guardia di Finanza della Tenenza di Molfetta ha dapprima fermato il legale (un difensore sui generis che ha, a suo modo, imperversato nelle cronache italiane, da Telekom Serbia all'inchiesta che nel 2014 aveva coinvolto il padre di Matteo Renzi, nda) lungo via Berlinguer e poi, dopo averlo condotto presso gli uffici di via Mininni, gli ha notificato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal giudice per le indagini preliminari Aldo Tirone del Tribunale di Alessandria.
Il reato contestato all'uomo, motivo delle manette, è l'appropriazione indebita della somma di circa 6.300 euro spettanti, secondo l'accusa, ad una sua cliente al termine di una causa di separazione. A Zagami, inoltre, ai soli fini della contestazione, è contestato anche l'esercizio abusivo della professione forense. E questo non è il suo primo guaio con la giustizia. Altre Procure sparse in Italia, infatti, hanno indagato su di lui. Il suo nome compare sui giornali ormai da decenni.
«Vincenzo Zagami è assolutamente sereno e convinto dell'insussistenza dei fatti a lui contestati», commenta Felice Petruzzella, difensore di fiducia. «La somma - spiega l'avvocato molfettese che ha raggiunto Zagami, protagonista, negli ultimi mesi, di alcuni video diventati virali su Facebook, all'interno della Tenenza delle Fiamme Gialle - è la corresponsione di una parcella per l'attività professionale svolta in Piemonte in un contenzioso giudiziario definito con una sentenza».
«In ogni caso, inoltre, l'esercizio dell'attività forense - spiega ancora il legale - gli è consentito in forza di una normativa comunitaria che lo legittima all'esercizio». Zagami, infatti, è iscritto all'Ordine degli Abogados di Lucena, in Spagna, e di Nizza, in Francia. All'uomo, a cui è stata contestata la sola ipotesi di appropriazione indebita, è stato condotto nella casa circondariale di Trani, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria, e ci resterà almeno fino all'interrogatorio di garanzia.
L'interrogatorio di garanzia, il primo atto che si compie dopo l'applicazione di una misura cautelare, a garanzia del diritto di difesa, si svolgerà nelle prossime ore. «Al giudice dimostreremo ciò di cui siamo certi. In caso contrario ricorreremo al Tribunale per la Libertà», conclude l'avvocato Petruzzella.
La Guardia di Finanza della Tenenza di Molfetta ha dapprima fermato il legale (un difensore sui generis che ha, a suo modo, imperversato nelle cronache italiane, da Telekom Serbia all'inchiesta che nel 2014 aveva coinvolto il padre di Matteo Renzi, nda) lungo via Berlinguer e poi, dopo averlo condotto presso gli uffici di via Mininni, gli ha notificato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal giudice per le indagini preliminari Aldo Tirone del Tribunale di Alessandria.
Il reato contestato all'uomo, motivo delle manette, è l'appropriazione indebita della somma di circa 6.300 euro spettanti, secondo l'accusa, ad una sua cliente al termine di una causa di separazione. A Zagami, inoltre, ai soli fini della contestazione, è contestato anche l'esercizio abusivo della professione forense. E questo non è il suo primo guaio con la giustizia. Altre Procure sparse in Italia, infatti, hanno indagato su di lui. Il suo nome compare sui giornali ormai da decenni.
«Vincenzo Zagami è assolutamente sereno e convinto dell'insussistenza dei fatti a lui contestati», commenta Felice Petruzzella, difensore di fiducia. «La somma - spiega l'avvocato molfettese che ha raggiunto Zagami, protagonista, negli ultimi mesi, di alcuni video diventati virali su Facebook, all'interno della Tenenza delle Fiamme Gialle - è la corresponsione di una parcella per l'attività professionale svolta in Piemonte in un contenzioso giudiziario definito con una sentenza».
«In ogni caso, inoltre, l'esercizio dell'attività forense - spiega ancora il legale - gli è consentito in forza di una normativa comunitaria che lo legittima all'esercizio». Zagami, infatti, è iscritto all'Ordine degli Abogados di Lucena, in Spagna, e di Nizza, in Francia. All'uomo, a cui è stata contestata la sola ipotesi di appropriazione indebita, è stato condotto nella casa circondariale di Trani, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria, e ci resterà almeno fino all'interrogatorio di garanzia.
L'interrogatorio di garanzia, il primo atto che si compie dopo l'applicazione di una misura cautelare, a garanzia del diritto di difesa, si svolgerà nelle prossime ore. «Al giudice dimostreremo ciò di cui siamo certi. In caso contrario ricorreremo al Tribunale per la Libertà», conclude l'avvocato Petruzzella.