Gloria Giammarelli, la cura dell'ascolto

«Ascoltare non è fare una foto con qualcuno: è costruire un percorso che trasforma le questioni in soluzioni. Curare attivamente l'ascolto significa andare oltre le parole, cogliere i vissuti e i bisogni, al fine di migliorare i rapporti con la società civile, perché è attraverso il dialogo che si può rafforzare il legame reciproco in senso partecipativo.

Per questo è fondamentale proporre un modello semplice. Un esempio pratico, la creazione di calendari pubblici di incontri o di canali per inviare proposte od anche di un sistema efficiente di tracciamento e monitoraggio.

L'attenzione a temi definiti dovrà essere sintesi di incontri con i rappresentanti della società civile: se una proposta risulterà realizzabile, se ne dovranno indicare tempistiche e modalità; ove, valutate le eventuali complessità, non risultasse oggettivamente realizzabile, dovranno essere rese note le motivazioni ostative.

L'obiettivo è restituire ai cittadini la possibilità di conoscere concretamente le azioni e misure poste in essere.

Perché è essenziale coltivare la capacità di ascolto? Perché ascoltare significa non solo prendersi cura anche del linguaggio, ma soprattutto instaurare rapporti di fiducia con parole semplici e fatti misurabili».