Insulto razzista a un giocatore della Molfetta Calcio: maxi-squalifica per il portiere del Galatina

L'episodio risale alla stagione scorsa. Coinvolti l'attaccante Adama Secka e il portiere Simone Passaseo

mercoledì 8 ottobre 2025 8.36
Il Tribunale Federale Territoriale della LND Puglia ha sanzionato il calciatore Simone Passaseo, tesserato dell'A.S.D. Galatina Calcio, con otto giornate di squalifica per aver rivolto un insulto razzista al giocatore del Molfetta, Adama Secka, durante la partita di Eccellenza disputata lo scorso 23 marzo. Alla società è stata inoltre inflitta un'ammenda di 500 euro per responsabilità oggettiva.

L'episodio era avvenuto nel secondo tempo dell'incontro Molfetta–Galatina, quando, secondo la ricostruzione della Procura Federale, Passaseo avrebbe proferito un'offesa a sfondo razziale nei confronti dell'avversario. Il portiere ha sempre negato di aver usato quelle parole, sostenendo di aver detto invece un'espressione offensiva ma non razzista in dialetto leccese. Le indagini, basate su testimonianze e documenti di gara, hanno tuttavia ritenuto più credibile la versione della persona offesa, riscontrata anche dalle dichiarazioni di compagni e allenatore del Molfetta.

Nel corso del dibattimento, la difesa del giocatore ha chiesto il proscioglimento o, in subordine, il riconoscimento di attenuanti. La società Galatina ha sottolineato il proprio impegno contro il razzismo, ricordando le iniziative intraprese dopo l'accaduto, tra cui l'adozione di un codice etico e attività di sensibilizzazione. Il Tribunale, pur riconoscendo la gravità dell'insulto, ha valutato alcuni elementi a favore del calciatore: l'assenza di precedenti disciplinari e il tentativo di scuse subito dopo la gara. Da qui la decisione di ridurre la squalifica rispetto alle dieci giornate richieste dalla Procura.

"L'episodio resta di assoluta gravità – si legge nel dispositivo – ma la sanzione deve essere anche proporzionata al contesto e al comportamento complessivo del tesserato". Per il Galatina, la multa è stata contenuta a 500 euro, in quanto si tratta della prima infrazione di questo tipo.

La vicenda si chiude con un richiamo forte ai valori di rispetto e inclusione che devono guidare lo sport, ribadendo la tolleranza zero verso ogni forma di discriminazione.