Due molfettesi dietro l’impresa del Ruvo di basket promosso in A2: Mirco Francese e Leonardo Scardigno
Hanno festeggiato il grande traguardo battendo Montecatini nella finalissima play-off
martedì 17 giugno 2025
La promozione del Ruvo di basket in Serie A2, arrivata con la vittoria esterna su Montecatini, è un traguardo storico per il club e per l'intero movimento cestistico pugliese. Ma questa impresa ha anche un forte accento molfettese, rappresentato da due figure chiave: Mirco Francese, assistant coach della squadra, e Leonardo Scardigno, general manager del club.
Mirco Francese, tecnico molfettese classe '90, è al terzo anno nello staff tecnico della formazione ruvese. Dopo aver mosso i primi passi nella Pallacanestro Molfetta, con cui ha vinto un campionato di Prima Divisione e ha maturato esperienze significative da assistant coach, Francese è approdato a Ruvo per continuare la sua crescita professionale. La stagione appena conclusa lo ha visto protagonista in momenti cruciali, quando ha dovuto prendere il timone della squadra per l'espulsione del coach titolare, Stefano Rajola.
E non si è limitato a "sopperire": nella gara dei quarti di finale a Fidenza ha gestito interamente la partita portando a casa una vittoria fondamentale; ancor più clamorosa è stata la rimonta nella decisiva sfida di Montecatini, quando dal terzo quarto ha guidato la squadra – sotto di dieci punti – alla conquista della vittoria promozione.
Al vertice dell'organizzazione ruvestina c'è un altro volto noto allo sport molfettese: Leonardo Scardigno, general manager del club dal 2022. Il suo ritorno a Ruvo rappresenta un cerchio che si chiude, visto che proprio lì era cominciata anni fa la sua esperienza dirigenziale. La carriera di Scardigno è costellata di successi: ben nove campionati vinti tra basket e pallavolo, con le maglie della Virtus Molfetta, della Pavimaro Molfetta e della Pallavolo Molfetta. Con la sua competenza e la sua visione strategica, ha contribuito a costruire una squadra solida, competitiva, e pronta ora ad affrontare il palcoscenico della Serie A2.
Quella di Ruvo è una promozione che non parla solo ruvese, ma anche molfettese. Francese e Scardigno rappresentano il legame tra due realtà vicine geograficamente e ora anche sportive. Un traguardo che celebra la passione, il sacrificio e la professionalità di due uomini che, pur lontani dai riflettori, hanno avuto un ruolo fondamentale nel raggiungimento di questo straordinario risultato.
Mirco Francese, tecnico molfettese classe '90, è al terzo anno nello staff tecnico della formazione ruvese. Dopo aver mosso i primi passi nella Pallacanestro Molfetta, con cui ha vinto un campionato di Prima Divisione e ha maturato esperienze significative da assistant coach, Francese è approdato a Ruvo per continuare la sua crescita professionale. La stagione appena conclusa lo ha visto protagonista in momenti cruciali, quando ha dovuto prendere il timone della squadra per l'espulsione del coach titolare, Stefano Rajola.
E non si è limitato a "sopperire": nella gara dei quarti di finale a Fidenza ha gestito interamente la partita portando a casa una vittoria fondamentale; ancor più clamorosa è stata la rimonta nella decisiva sfida di Montecatini, quando dal terzo quarto ha guidato la squadra – sotto di dieci punti – alla conquista della vittoria promozione.
Al vertice dell'organizzazione ruvestina c'è un altro volto noto allo sport molfettese: Leonardo Scardigno, general manager del club dal 2022. Il suo ritorno a Ruvo rappresenta un cerchio che si chiude, visto che proprio lì era cominciata anni fa la sua esperienza dirigenziale. La carriera di Scardigno è costellata di successi: ben nove campionati vinti tra basket e pallavolo, con le maglie della Virtus Molfetta, della Pavimaro Molfetta e della Pallavolo Molfetta. Con la sua competenza e la sua visione strategica, ha contribuito a costruire una squadra solida, competitiva, e pronta ora ad affrontare il palcoscenico della Serie A2.
Quella di Ruvo è una promozione che non parla solo ruvese, ma anche molfettese. Francese e Scardigno rappresentano il legame tra due realtà vicine geograficamente e ora anche sportive. Un traguardo che celebra la passione, il sacrificio e la professionalità di due uomini che, pur lontani dai riflettori, hanno avuto un ruolo fondamentale nel raggiungimento di questo straordinario risultato.