Clean Up Molfetta, vittoria a tavolino 20-0 contro la Messapica BK Ceglie

Il Giudice sportivo si è espresso mercoledì dopo la sospensione della gara

venerdì 14 novembre 2025 18.48
Mannaia della giustizia sportiva dopo la sospensione della gara fra Messapica BK Ceglie e Clean Up Molfetta, domenica scorsa, nel sesto turno del campionato di serie C interregionale. Nella giornata di mercoledì, infatti, il giudice sportivo Sofia Di Gioia, letto il referto di gara, ha assegnato il successo ai molfettesi di coach Gesmundo, vittoriosi a tavolino di 20 punti.

Quando, ad appena un secondo dalla fine del terzo quarto (sul punteggio di 51-53), è avvenuto l'episodio incriminato (la spinta di un tifoso ad Altamura in procinto di rimettere in gioco il pallone) l'arbitro Siragusa era ben vicino all'azione, quindi sicuramente il contatto fisico c'è stato. A confermarlo il comunicato ufficiale n. 142 che ha omologato la sfida con il risultato di 0-20 «per il verificarsi di fatti valutati dagli arbitri come tali da impedire il completamento dell'incontro, a seguito delle condotte del pubblico di casa di cui risponde la società ospitante a titolo di responsabilità oggettiva».

Il giudice sportivo, infatti, che ha anche squalificato il campo di Ceglie per tre giornate, ha spiegato che «ad un secondo dalla fine del terzo periodo, in occasione di una rimessa da parte di un giocatore della squadra ospite (Altamura), un individuo della tifoseria di casa si sporgeva alla ringhiera adiacente la zona di rimessa e spintonava energicamente il suddetto giocatore, con conseguente sospensione dell'incontro da parte degli arbitri», è scritto a pagina 1.

A quattro giorni dai fatti, inoltre, la Clean Up Molfetta ci tiene a precisare come «nessun tesserato o atleta sia arrivato a Ceglie Messapica con intenti diversi rispetto a quelli di giocare una partita di basket», rispondendo ad alcuni post social. Accuse false, infondate e lesive dell'immagine e della reputazione di questo club, parte lesa rispetto a quanto accaduto. «Siamo una società fatta da persone educate e che combattono per la maglia, che hanno voglia di competere nei massimi valori sportivi che hanno insiti e di cui siamo i primi promotori».

Nessun paragone, infine, con altri episodi ben più gravi accaduti nelle settimane scorse. L'episodio di Ceglie, però, ha nuovamente messo in risalto la poca sicurezza di atleti e addetti ai lavori attraverso un atto di violenza che nulla aveva a che fare con la partita, corretta fino a quel punto, e con lo sport in senso generale. «Nessuno, prima, durante e dopo la gara, ha offeso la città di Ceglie e la società ospitante, né ha chiesto e insistito per chiedere la sospensione della partita. Abbiamo ricevuto dal club di casa un trattamento corretto sin dal nostro arrivo: l'episodio, per noi – chiarisce il club biancorosso -, resta un caso isolato in una comunità sportiva, quella della Messapica BK Ceglie, che ha accolto la Clean Up Molfetta con grande ospitalità sin dall'inizio».