Clean Up Molfetta asfaltata a Nardò: -57 contro l’Academy

Peggior prestazione offensiva stagionale: biancorossi mai in partita, finisce 100-43

martedì 9 dicembre 2025 18.37
Quarta sconfitta stagionale per la Clean Up Molfetta, che crolla 100-43 a Nardò contro la imbattuta battistrada Academy Basket. Questo il verdetto della decima giornata del campionato di serie C interregionale, con i biancorossi travolti dal festival di triple di Stonkus, Brenno Barel, Kebe e compagni. I 43 punti realizzati dai molfettesi, con il solo Kotnik in doppia cifra (13), rappresentano la peggior prestazione offensiva stagionale, mentre coach Gesmundo non è sembrato preoccupato dopo la partita: «Non lo sono - ha detto -, mi è dispiaciuto soltanto perdere un altro giocatore per infortunio». Il riferimento è a Pugliese, uscito nel secondo quarto di gara. I biancorossi, dunque, si fermano dopo cinque vittorie consecutive, ma rimangono quarti, a quota 12 punti, a tre giornate dal giro di boa.

A Nardò, dove nessuno sinora è riuscito ad ottenere l'intera posta in palio, Gesmundo, ancora privo di Didonna, parte con Sasso, Altamura, Mongelli, Chiriatti e Kotnik. Pronti, via, e dopo un'iniziale fase di studio (a Stonkus risponde Altamura, 6-5) è subito dominio A9, con la prima della classe che piazza un parziale di 9-0 e vola sul doppio vantaggio: 15-5. Gli ospiti fanno quel che possono, ma i bianconeri di casa prendono subito il comando della gara. Al 10' è già 27-10. Sciangalepore e Chiriatti fanno 4/4 dalla lunetta (31-14), mentre Nardò scappa via, producendo il grosso del suo lavoro da oltre l'area da tre punti: le cinque triple consecutive di Zustovich, Kebe, ancora Zustovich, Stonkus e Brenno Barel la portano sul +32, 46-14.

Un solco difficile da colmare, con Pugliese out per infortunio. A Nardò riesce tutto (a Facciolà anche il gioco da tre punti per il 53-15), a Molfetta nulla, proprio nulla. E da oltre l'arco dei 6.75 le cose non vanno meglio. Negli spogliatoi si ritorna con la capolista avanti 58-19. Le cose non cambiano dopo l'intervallo lungo, anzi. L'A9 continua ad essere inarrestabile in attacco, si esalta da tre punti con Tinto, Brenno Barel e Gramazio, a cui risponde il solo Kotnik (7 punti nel terzo quarto). Tutti vanno a bersaglio dalla lunga distanza e il vantaggio neretino assume proporzioni eccessive: il canestro di Zustovich porta Molfetta sul -46, 75-29. Gli ultimi 10' servono solo per le statistiche, con Nardò che continua a far circolare il pallone e a segnare da tre, con cinque giocatori in doppia cifra. Sciangalepore e Kotnik sparano le ultime cartucce, Francone la chiude dalla lunetta per il 100-43 finale.

Il post-gara. «Nardò ha disputato una partita molto intensa e oculata: sono stati lucidi - ha detto l'head coach Giovanni Gesmundo - e hanno avuto alte percentuali al tiro, riuscendo ad imporre la loro maggiore fisicità rispetto alla nostra. Noi, invece, abbiamo perso Pugliese, nel secondo quarto, e avendo fuori anche Didonna la coperta, ad un tratto della gara, è diventata corta. Ma ciò nulla toglie ai meriti di Nardò». La capolista ha imposto lo stop ai biancorossi reduci da cinque successi di fila: «Se Nardò era così "allacciata" - ha detto il tecnico -, evidentemente abbiamo raggiunto un certo status. Ora, però, dobbiamo essere bravi a mantenerlo. Queste gare, per la nostra crescita, sono fondamentali: ben vengano anche le batoste perché ci riportano con i piedi per terra. Non sono preoccupato, ma mi è dispiaciuto soltanto perdere un altro giocatore per infortunio», ha concluso Gesmundo.