Vasca di colmata sul lungomare di Molfetta: «Una discarica a cielo aperto»

La nota a firma di 16 associazioni e forze politiche

mercoledì 27 agosto 2025 9.34
Di seguito la nota congiunta, firmata da sedici associazioni e forze politiche cittadine, che esprimono forte contrarietà alla realizzazione della vasca di colmata sul Lungomare.

L'Amministrazione comunale ha avviato la gara per la realizzazione di una vasca di colmata al Lungomare Marcantonio Colonna: 760 metri di lunghezza, 70 metri di larghezza e 12,3 milioni di euro di spesa (6,5 milioni di finanziamento regionale e 5,8 milioni di cofinanziamento comunale). Un'opera pensata per contenere i materiali del dragaggio del porto, imposta alla città in maniera verticistica, senza alcuna interlocuzione con la cittadinanza.

Stiamo dicendo, in parole semplici, che vogliono trasformare il nostro lungomare in una discarica a cielo aperto solo perché non hanno compreso una verità elementare - i porti vanno dragati. Una necessità che si conosce da tempo e che, se fosse stata affrontata con competenza e programmazione, non avrebbe oggi generato questo scempio annunciato. Ma, come spesso accade, chi non sa gestire un'opera pubblica come il porto, finisce col ricorrere alla scorciatoia peggiore: devastare l'ambiente e invocare la "sicurezza pubblica" come grimaldello per ottenere autorizzazioni e convincere l'opinione pubblica.
La verità è che la delega al Comune nella gestione di questa materia, dal 2008 ad oggi, ha prodotto solo ritardi, improvvisazioni e disastri. La vasca di colmata ne è l'ennesima prova.

Lo affermiamo, ben consci che il Lungomare di Molfetta è ad oggi un luogo inadeguato, di rara bruttezza se comparato alle altre città del nord-barese, degradato, sporco, privo di servizi e di spazi comuni. Tuttavia ci preoccupa l'incapacità di questa amministrazione nel proporre una vera riqualificazione del lungomare, nessun intervento per restituirgli dignità, bellezza e decoro, andando anzi ad ipotecare pesantemente la possibilità di un restyling complessivo. Un'assenza di visione in cui il lungomare è pensato privo di una sua identità intrinseca, ma semplicemente funzionale allo stoccaggio degli scarti del dragaggio del porto: la città e la sua vivibilità perennemente subalterni alle necessità della grande opera portuale.

Questo al netto del fatto che ad oggi la vasca di colmata sul lungomare servirà soltanto a ripristinare i fondali e la funzionalità del vecchio porto commerciale e senza nulla impattare sui pescaggi previsti dal piano regolatore del nuovo porto commerciale. A maggior ragione viene da chiedersi se davvero questa soluzione dall'enorme impatto paesaggistico ed economico, sia la meno costosa.

Per queste ragioni, chiediamo all'Amministrazione di aprire, al più presto, un confronto pubblico con cittadini, residenti ed operatori economici al fine di:
- Illustrare in modo chiaro e trasparente i contenuti del progetto, gli impatti previsti e l'eventuale fruibilità dell'area;
- Verificare la possibilità di soluzioni alternative, meno invasive e più sostenibili;
- Coinvolgere la comunità nelle decisioni che riguardano il futuro di un bene comune come il Lungomare.
pertanto chiediamo l'immediata revoca della procedura dell'affidamento dell'appalto per la realizzazione della vasca di colmata.

A firma di APS Guglielmo Minervini, TESSERE – Prospettive di città OdV, CGIL, CISL, UIL, R.A.D.I.C.I. APS, Alleanza Verdi e Sinistra, Partito Socialista Italiano, Rinascere, L'Alternativa, Partito Democratico, Gruppo Territoriale Movimento 5 Stelle Molfetta, Partito della Rifondazione Comunista, Legambiente "Giovanna Grillo" Molfetta, Comitato Difesa Verde e Territorio Molfetta, Città dell'Uomo APS.