V-Day per Linda Tavella: è di Molfetta una delle prime vaccinate contro il Covid

L'assistente sociale sottoposta al vaccino in mattinata. Tra venti giorni il richiamo

domenica 27 dicembre 2020 12.29
A cura di Rosanna Buzzerio
«Il vaccino è una grande speranza per tutti noi».
Inizia così il suo racconto l'assistente sociale della Rsa "Villa Giovanna"- Korian di Bari, Linda Tavella, una delle prime molfettesi vaccinate oggi.

Possiamo dire che il vaccino è arrivato anche a Molfetta, per strade strane, per vie traverse, ma è arrivato. Quindi non è un "privilegio" solo delle grandi città.

Essere i primi, per un vaccino di nuova sperimentazione non è semplice, eppure Linda ci dice con un pizzico di commozione: «ho paura, come si ha paura per tutto ciò che è nuovo, ma so che questo vaccino è necessario perché ho visto gente star male e alcuni portarne delle conseguenze, non parlo solo delle persone più grandi ma anche dei giovani».

E aggiunge: «per la nostra Rsa è stato un "privilegio" non da poco essere stati scelti come prima struttura nel giorno del "Vax Day", durante la prima ondata siamo letteralmente entranti nell'occhio del ciclone, la paura e la speranza, insieme con gli investimenti messi in campo dall'azienda ci hanno permesso di superarla e di uscirne indenni dalla seconda».

Le fa eco anche la direttore gestionale della Rsa "Villa Giovanna" - Korian di Bari, Antonella Giustino: «Questo è il primo concreto passo per la lotta alla pandemia. Ci sono stati momenti difficili e dolorosi, e dobbiamo ancora mantenere la massima allerta. Ringrazio tutti gli operatori di "Villa Giovanna", che stanno affrontando questa emergenza con profondo senso di responsabilità e ci auguriamo che la campagna vaccinale possa completarsi presto. Oggi "Villa Giovanna" è il simbolo di questa ripartenza così attesa, per i nostri ospiti, per le famiglie e per tutti coloro che quotidianamente operano in questa struttura».

La scelta degli operatori e degli ospiti da vaccinare è stata dettata dal non aver contratto il virus e l'assistente sociale rientra in questa casistica. «Da inizio pandemia ad oggi ho perso il numero dei tamponi fatti. L'attesa dell'esito, per me come per tutta la struttura di "Villa Giovanna", era un momento di attesa, di ansia.

Personalmente ho deciso di lavorare perché per il ruolo che ricopro sentivo di dover essere accanto agli ospiti e rassicurare le loro famiglie, ho sempre fatto molta attenzione ad usare tutti i dispositivi di sicurezza di cui l'azienda ci ha dotato. E ne sono uscita indenne, però come dicevo prima, ho visto gli effetti di questo virus. Di paura ne ho avuta tanta, ma sapevo che in questo momento occorreva tutta la nostra professionalità per superare questo "ciclone".

Ed ora finalmente il vaccino, che ci dà una nuova speranza».

A tutti coloro che sono scettici sul vaccino cosa direbbe?
«Lo scetticismo fa parte dell'essere umano nell'affrontare quello che non si conosce. Ribadisco, anche io ho un pizzico di paura, ma la scienza e la ricerca sappiamo benissimo che hanno fatto passi da gigante e come accaduto per altri virus, si riuscirà a sconfiggere anche questo. E tutto quello che abbiamo vissuto rimanga un brutto ricordo, solo da raccontare alle future generazioni».

Dopo 20 giorni è previsto il richiamo del vaccino.