Tanta partecipazione per le visite delle Giornate FAI al Liceo Classico di Molfetta
I partecipanti hanno avuto l’occasione di sfogliare documenti centenari e scoprire aneddoti
lunedì 13 ottobre 2025
18.03
In occasione delle Giornate FAI d'Autunno, il Liceo Classico di Molfetta ha accolto visitatori curiosi e appassionati di storia, permettendo loro di esplorare l'archivio storico della scuola, con registri che risalgono fino al 1895. Questi documenti non sono meri elenchi di iscritti o voti: sono testimoni silenziosi di vite vissute, di scelte difficili, di sogni e ambizioni che hanno attraversato generazioni.
Tra le pagine emergono storie straordinarie: giovani alunni che hanno superato difficoltà economiche, studentesse come Vincenza Monda, che da studentessa diventerà medico e sarà riconosciuta dagli Alleati con il grado di Colonnello Medico per il suo contributo durante la Seconda Guerra Mondiale, e docenti come Domenico Magrone, autore del celebre "Libro Rosso di Molfetta", la cui carriera e dedizione alla cultura sono annotate con cura.
I registri raccontano anche periodi storici complessi: l'introduzione della "cultura militare" durante il Ventennio, le difficoltà economiche delle famiglie, il clima politico e sociale dell'epoca. Alcuni documenti sono parzialmente danneggiati dal tempo o da piccoli incendi, altri riportano timbri e annotazioni che permettono di ricostruire le dinamiche scolastiche e sociali del passato.
L'iniziativa, parte del programma nazionale del FAI – Fondo Ambiente Italiano, ha trasformato la visita in un viaggio nella memoria, permettendo ai cittadini di leggere il passato con occhi contemporanei e di comprendere l'importanza della scuola non solo come luogo di insegnamento, ma come custode di storia, cultura e memoria collettiva.
I partecipanti hanno avuto l'occasione di sfogliare documenti centenari, osservare annotazioni di vita quotidiana e scoprire aneddoti che raccontano la crescita di una comunità attraverso i secoli. Ogni firma, ogni nota, ogni timbro si è trasformato in un piccolo frammento di vita, rendendo tangibile la storia di Molfetta e delle persone che l'hanno abitata.
Tra le pagine emergono storie straordinarie: giovani alunni che hanno superato difficoltà economiche, studentesse come Vincenza Monda, che da studentessa diventerà medico e sarà riconosciuta dagli Alleati con il grado di Colonnello Medico per il suo contributo durante la Seconda Guerra Mondiale, e docenti come Domenico Magrone, autore del celebre "Libro Rosso di Molfetta", la cui carriera e dedizione alla cultura sono annotate con cura.
I registri raccontano anche periodi storici complessi: l'introduzione della "cultura militare" durante il Ventennio, le difficoltà economiche delle famiglie, il clima politico e sociale dell'epoca. Alcuni documenti sono parzialmente danneggiati dal tempo o da piccoli incendi, altri riportano timbri e annotazioni che permettono di ricostruire le dinamiche scolastiche e sociali del passato.
L'iniziativa, parte del programma nazionale del FAI – Fondo Ambiente Italiano, ha trasformato la visita in un viaggio nella memoria, permettendo ai cittadini di leggere il passato con occhi contemporanei e di comprendere l'importanza della scuola non solo come luogo di insegnamento, ma come custode di storia, cultura e memoria collettiva.
I partecipanti hanno avuto l'occasione di sfogliare documenti centenari, osservare annotazioni di vita quotidiana e scoprire aneddoti che raccontano la crescita di una comunità attraverso i secoli. Ogni firma, ogni nota, ogni timbro si è trasformato in un piccolo frammento di vita, rendendo tangibile la storia di Molfetta e delle persone che l'hanno abitata.