Stefano Bollani incanta Molfetta su Banchina San Domenico

Ieri il concerto del compositore e pianista milanese

giovedì 2 settembre 2021 8.10
A cura di Verdiana Mastrofilippo
Dopo mesi di forzato silenzio, la grande musica torna protagonista a Molfetta nella sua più suggestiva cornice, quella di Banchina Seminario, a ridosso delle luci del porto e delle sagome del suo Duomo. E lo fa con un interprete raffinato e d'eccezione: Stefano Bollani.

Il concerto del compositore e pianista milanese, tenutosi mercoledì 1° settembre, rientra nella rassegna "Luce Music Festival", kermesse itinerante che ha visto la partecipazione di diversi artisti, tutti accomunati dal fatto di esibirsi in prossimità dei porti pugliesi, considerati "luoghi di scambio, arrivi, partenze e approdi". Molfetta, in questi giorni, sarà teatro di ben tre degli eventi previsti dal "Luce Music Festival" e inseriti ulteriormente nella rassegna "Concerti al porto": dopo l'esibizione del 1° settembre di Stefano Bollani, infatti, sarà la volta degli Psicologi il 2 settembre e di Niccolò Fabi il 3.
Bollani non ha bisogno di molte presentazioni: dopo una breve esperienza nel mondo della musica pop, si afferma nel jazz salendo sui palchi più prestigiosi del mondo, da Umbria Jazz al festival di Montreal, dalla Town Hall di New York alla Fenice di Venezia, collaborando con grandissimi musicisti. Numerosissimi i premi ottenuti durante la sua carriera, come il titolo di "musicista dell'anno" riconosciuto per bocca delle più rinomate riviste di musica jazz, senza contare la laurea honoris causa ottenuta nel 2010 dal Berklee College of Music. Ha prestato il suo pianoforte anche al mondo della canzone e ad artisti quali Elio e le storie tese, Samuele Bersani, Daniele Silvestri, Massimo Ranieri, Andrea Bocelli. A spiccare dell'artista, il suo stile unico ed originale, nel quale sono presenti numerosi e variegati rimandi all'intero mondo musicale. Inoltre, nelle sue esibizioni, il compositore interagisce molto con il suo affezionato pubblico, aspetto che lo rende simpatico e divertente.

Non ha fatto eccezione nemmeno la serata molfettese di Bollani, a cui ha partecipato una platea coinvolta e entusiasta, precedentemente controllata del possesso delle certificazioni verdi.

Bollani, alla guida del suo immancabile pianoforte, ha traghettato i suoi spettatori dalle rive del Brasile con brani della bossa nova, fino alle sue creazioni originali come "Ricordando il futuro", o "Certe giornate al mare" o la colonna sonora del film "Carosello Carosone", premiata nel 2021 con il Nastro d'Argento per la Migliore colonna sonora. La sua esibizione si può paragonare plasticamente alle onde: quelle del momento che, come sostenuto dallo stesso artista, guidano la sua improvvisazione, ma anche quelle dei movimenti di Bollani che, nelle movenze del suo corpo, riflette le note della sua musica, a cui fanno eco i flutti del nostro porto, rimestato dal maestrale.

Il risultato è una platea incantata e affascinata, che viene portata a conoscere perle quasi sconosciute come l'ironica "Sopra i vetri" di Enzo Iannacci con testo di Dario Fo, o che, nel finale, come nella tradizione di una sorta di piano bar di eccellenza a tiro del mare, su spinta di Bollani, chiede le proprie note preferite all'artista che le miscela in un trascinante medley, spaziando da "La ragazza di Ipanema" a "Il ballo del qua qua", fino al Morricone di "Metti una sera a cena". Non sono mancati anche simpatici siparietti del compositore nel dirigere il battimani del pubblico, o nel riprendere i rintocchi della campana della chiesa San Domenico che, una volta terminati, si sono sottratti ad un estemporaneo duetto.

Al momento dei ringraziamenti, quello più accorato e sentito è stato fatto da Stefano Bollani al suo pubblico: "I veri eroi siete voi, che oggi siete usciti per vedere un concerto!", a sottolineare quanto la pandemia ci abbia abituato a considerare straordinari momenti come i concerti che, prima, erano quanto di più comune potesse esistere. Ma che adesso è meraviglioso riscoprire straordinari, specie se a intonare le sue note è un artista ugualmente straordinario come appunto Stefano Bollani.