Silvia Rana: «La nuova sede USCA di Molfetta un valore aggiunto contro il Covid»
Le parole della referente locale per il distretto n.1 Asl Bari
lunedì 8 febbraio 2021
09.00
A partire dalla fine della scorsa settimana è ufficialmente attiva a Molfetta la "Casa della Salute", sita al piano terra dell'ex pastificio Caradonna. Si tratta di locali messi a disposizione della Asl Bari dal Comune di Molfetta: qui ha la sua base operativa il personale medico che si occupa delle cure domiciliari per i pazienti Covid non ospedalizzati.
Per approfondire la questione, abbiamo contattato la pediatra molfettese Silvia Rana, referente locale per l'Usca DSS/1 dell'ASL Bari: «Di fatto, l'Usca del distretto socio-sanitario n.1, operativa su Molfetta e Giovinazzo, esiste già dai primi di dicembre. Fino a questo momento come base logistica si trovava a Palo del Colle perché la sede molfettese non era praticabile, dovendo una sede Usca avere una serie di caratteristiche strutturali e tecniche quali ingressi ed uscita differenti, percorso pulito e sporco distinti, docce e servizi igienici adeguati.
«Sono stati necessari lavori di adeguamento alla struttura gentilmente offerta dall'amministrazione comunale - ha aggiunto - per poter far accedere il personale sanitario che ovviamente aveva bisogno anche di una linea telefonica e di rete internet per poter ricevere le richieste di visita formulate via mail dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta. La sede di Molfetta è ora attiva e questo sarà un valore aggiunto nella lotta al Covid, visto che muoversi per ogni intervento da Palo a Molfetta o Giovinazzo comportava un dispendio di tempo se si tiene conto della distanza e della necessità di tornare in sede dopo ogni visita per smaltire l'abbigliamento e i dispositivi di protezione monouso e sanificare le attrezzature».
«Prima era difficile, dunque, garantire molte visite in un lasso ristretto di tempo; adesso, stando già sul posto, sarà molto più agevole e veloce muoversi al domicilio dei richiedenti. Sarà questa anche la sede (con ambienti separati ed ingressi ed uscite distinte da quelle della squadra USCA) per eseguire i tamponi rapidi antigenici, a parte quelli che i medici effettueranno direttamente nei propri studi per scelta. I test verranno però effettuati solo ai propri pazienti al termine del periodo di quarantena qualora siano contatto stretto ed asintomatico di un paziente positivo. Dunque qui non verranno effettuati i tamponi molecolari che invece saranno sempre di pertinenza del drive-in gestito dal Dipartimento di Prevenzione della Asl Bari nei pressi dell'ospedale» ha spiegato la dottoressa Rana.
«Come dichiarato dallo stesso Sindaco in sede di presentazione - conclude - alcuni ambienti di questa struttura potranno essere utilizzati anche per la campagna vaccinale, quando questa entrerà nel vivo e coinvolgerà l'intera cittadinanza. Per questo aspetto, però, ne sapremo sicuramente di più nelle prossime settimane in base all'andamento delle somministrazioni».
Per approfondire la questione, abbiamo contattato la pediatra molfettese Silvia Rana, referente locale per l'Usca DSS/1 dell'ASL Bari: «Di fatto, l'Usca del distretto socio-sanitario n.1, operativa su Molfetta e Giovinazzo, esiste già dai primi di dicembre. Fino a questo momento come base logistica si trovava a Palo del Colle perché la sede molfettese non era praticabile, dovendo una sede Usca avere una serie di caratteristiche strutturali e tecniche quali ingressi ed uscita differenti, percorso pulito e sporco distinti, docce e servizi igienici adeguati.
«Sono stati necessari lavori di adeguamento alla struttura gentilmente offerta dall'amministrazione comunale - ha aggiunto - per poter far accedere il personale sanitario che ovviamente aveva bisogno anche di una linea telefonica e di rete internet per poter ricevere le richieste di visita formulate via mail dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta. La sede di Molfetta è ora attiva e questo sarà un valore aggiunto nella lotta al Covid, visto che muoversi per ogni intervento da Palo a Molfetta o Giovinazzo comportava un dispendio di tempo se si tiene conto della distanza e della necessità di tornare in sede dopo ogni visita per smaltire l'abbigliamento e i dispositivi di protezione monouso e sanificare le attrezzature».
«Prima era difficile, dunque, garantire molte visite in un lasso ristretto di tempo; adesso, stando già sul posto, sarà molto più agevole e veloce muoversi al domicilio dei richiedenti. Sarà questa anche la sede (con ambienti separati ed ingressi ed uscite distinte da quelle della squadra USCA) per eseguire i tamponi rapidi antigenici, a parte quelli che i medici effettueranno direttamente nei propri studi per scelta. I test verranno però effettuati solo ai propri pazienti al termine del periodo di quarantena qualora siano contatto stretto ed asintomatico di un paziente positivo. Dunque qui non verranno effettuati i tamponi molecolari che invece saranno sempre di pertinenza del drive-in gestito dal Dipartimento di Prevenzione della Asl Bari nei pressi dell'ospedale» ha spiegato la dottoressa Rana.
«Come dichiarato dallo stesso Sindaco in sede di presentazione - conclude - alcuni ambienti di questa struttura potranno essere utilizzati anche per la campagna vaccinale, quando questa entrerà nel vivo e coinvolgerà l'intera cittadinanza. Per questo aspetto, però, ne sapremo sicuramente di più nelle prossime settimane in base all'andamento delle somministrazioni».