Silvia Rana: «La nuova sede USCA di Molfetta un valore aggiunto contro il Covid»

Le parole della referente locale per il distretto n.1 Asl Bari

lunedì 8 febbraio 2021 09.00
A cura di Danilo de Robertis
A partire dalla fine della scorsa settimana è ufficialmente attiva a Molfetta la "Casa della Salute", sita al piano terra dell'ex pastificio Caradonna. Si tratta di locali messi a disposizione della Asl Bari dal Comune di Molfetta: qui ha la sua base operativa il personale medico che si occupa delle cure domiciliari per i pazienti Covid non ospedalizzati.

Per approfondire la questione, abbiamo contattato la pediatra molfettese Silvia Rana, referente locale per l'Usca DSS/1 dell'ASL Bari: «Di fatto, l'Usca del distretto socio-sanitario n.1, operativa su Molfetta e Giovinazzo, esiste già dai primi di dicembre. Fino a questo momento come base logistica si trovava a Palo del Colle perché la sede molfettese non era praticabile, dovendo una sede Usca avere una serie di caratteristiche strutturali e tecniche quali ingressi ed uscita differenti, percorso pulito e sporco distinti, docce e servizi igienici adeguati.

«Sono stati necessari lavori di adeguamento alla struttura gentilmente offerta dall'amministrazione comunale - ha aggiunto - per poter far accedere il personale sanitario che ovviamente aveva bisogno anche di una linea telefonica e di rete internet per poter ricevere le richieste di visita formulate via mail dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta. La sede di Molfetta è ora attiva e questo sarà un valore aggiunto nella lotta al Covid, visto che muoversi per ogni intervento da Palo a Molfetta o Giovinazzo comportava un dispendio di tempo se si tiene conto della distanza e della necessità di tornare in sede dopo ogni visita per smaltire l'abbigliamento e i dispositivi di protezione monouso e sanificare le attrezzature».

«Prima era difficile, dunque, garantire molte visite in un lasso ristretto di tempo; adesso, stando già sul posto, sarà molto più agevole e veloce muoversi al domicilio dei richiedenti. Sarà questa anche la sede (con ambienti separati ed ingressi ed uscite distinte da quelle della squadra USCA) per eseguire i tamponi rapidi antigenici, a parte quelli che i medici effettueranno direttamente nei propri studi per scelta. I test verranno però effettuati solo ai propri pazienti al termine del periodo di quarantena qualora siano contatto stretto ed asintomatico di un paziente positivo. Dunque qui non verranno effettuati i tamponi molecolari che invece saranno sempre di pertinenza del drive-in gestito dal Dipartimento di Prevenzione della Asl Bari nei pressi dell'ospedale» ha spiegato la dottoressa Rana.

«Come dichiarato dallo stesso Sindaco in sede di presentazione - conclude - alcuni ambienti di questa struttura potranno essere utilizzati anche per la campagna vaccinale, quando questa entrerà nel vivo e coinvolgerà l'intera cittadinanza. Per questo aspetto, però, ne sapremo sicuramente di più nelle prossime settimane in base all'andamento delle somministrazioni».