Scoperte due discariche abusive vicino all'asta di collegamento della 16 bis
L'indagine del personale della Gepa in due siti di Molfetta. I rifiuti, per la maggior parte, sono di provenienza edile
sabato 23 agosto 2025
14.10
Due discariche abusive, con rifiuti edili provenienti dall'attività di costruzione, di demolizione e classificati come rifiuti speciali. Sopra, campi coltivati e uliveti. È il risultato di un'indagine, effettuata dalle Guardie Ecozoofile Protezione Ambientale, nelle campagne di Molfetta, in modo particolare alla periferia sud della città.
Gli inquietanti dettagli sono stati portati alla luce grazie al certosino lavoro dei volontari del presidente Giuseppe Battista: due i terreni agricoli interessati, il primo ai piedi dell'asta di collegamento che collega la strada statale 16 bis con la litoranea, mentre il secondo lungo la complanare nord della arteria stradale. In tutte le discariche, qualcuno ha nascosto diversi rifiuti di provenienza prevalentemente edile, fra cui materiali e scarti da demolizione oltre a blocchi di tufo e vari secchi.
I materiali sparsi sul suolo sono un chiaro indizio che la maggior parte provengono da lavori edili. Ma non solo: i volontari della Gepa, un'associazione nazionale riconosciuta con apposito decreto dal Ministero della Salute, hanno riscontrato la presenza di elettrodomestici, frigoriferi, lavatrici, infissi, persiane, porte, legno, vetro e, in un caso, perfino di alcuni estintori scarichi. E il fatto che non sia ancora cresciuta molta vegetazione dimostra che si tratta di un fenomeno quotidiano.
L'ipotesi di reato è quello di smaltimento illecito di rifiuti speciali, mentre la segnalazione è stata già inoltrata alla Polizia Locale per i successivi approfondimenti. Nei due siti è stata trovata anche cenere e resti di vecchi roghi, segno chiaro che i rifiuti vengono bruciati a pochi metri dagli alberi d'ulivo da cui si farà poi l'olio.
Gli inquietanti dettagli sono stati portati alla luce grazie al certosino lavoro dei volontari del presidente Giuseppe Battista: due i terreni agricoli interessati, il primo ai piedi dell'asta di collegamento che collega la strada statale 16 bis con la litoranea, mentre il secondo lungo la complanare nord della arteria stradale. In tutte le discariche, qualcuno ha nascosto diversi rifiuti di provenienza prevalentemente edile, fra cui materiali e scarti da demolizione oltre a blocchi di tufo e vari secchi.
I materiali sparsi sul suolo sono un chiaro indizio che la maggior parte provengono da lavori edili. Ma non solo: i volontari della Gepa, un'associazione nazionale riconosciuta con apposito decreto dal Ministero della Salute, hanno riscontrato la presenza di elettrodomestici, frigoriferi, lavatrici, infissi, persiane, porte, legno, vetro e, in un caso, perfino di alcuni estintori scarichi. E il fatto che non sia ancora cresciuta molta vegetazione dimostra che si tratta di un fenomeno quotidiano.
L'ipotesi di reato è quello di smaltimento illecito di rifiuti speciali, mentre la segnalazione è stata già inoltrata alla Polizia Locale per i successivi approfondimenti. Nei due siti è stata trovata anche cenere e resti di vecchi roghi, segno chiaro che i rifiuti vengono bruciati a pochi metri dagli alberi d'ulivo da cui si farà poi l'olio.