Robert Amato commenta l'episodio della festa patronale: «Solidarietà a Vincenzo»

Le parole del presidente del Consiglio comunale: «Ho letto tante cattiverie immotivate sui social»

domenica 14 settembre 2025 14.55
Dopo giorni di riserbo, Robert Amato, presidente del Consiglio comunale di Molfetta, interviene sulla vicenda che ha visto coinvolto un giovane musicista, colpito da una gomitata durante i festeggiamenti della festa patronale. Amato ha voluto spiegare le ragioni del suo silenzio e fare chiarezza sul proprio ruolo in questa delicata situazione.

«Rompo solo ora il mio silenzio sulla vicenda che ha coinvolto il musicista colpito da una gomitata durante i giorni della festa patronale. Lo faccio perché ho affrontato giorni difficili tra il prodigarsi, in silenzio, assieme a tutta l'amministrazione comunale ad essere vicino al ragazzo ed alla sua famiglia e il rispetto che dovevo alla mia famiglia che, devastata da questo episodio, ha subito chiesto scusa a Vincenzo prodigandosi per ogni spesa necessaria a ristorare i danni materiali subiti».

Amato ha spiegato come la sua posizione gli abbia imposto prudenza: «Non è stato facile nella mia posizione decidere il da farsi, non era mio compito anticipare le decisioni di un padre che viveva un dramma interiore ma che non si è mai nascosto. Ed ho atteso un gesto che ero convinto sarebbe maturato molto presto, quello di spiegare tutto l'accaduto alla città, convinto che Molfetta avrebbe capito e compreso». Il presidente del Consiglio comunale ha anche risposto a chi lo ha criticato sui social: «A chi si è affannato con profili falsi in questi giorni a tirarmi nel tritacarne dei social dico solo che siete dei piccoli uomini, che pur consapevoli della situazione e del dramma di due famiglie non avete avuto scrupoli e sentimenti e di questo risponderete alla vostra coscienza un giorno».

Rivolgendosi poi a chi ha invocato iniziative politiche sull'episodio, Amato ha aggiunto: «A chi invece invocava da parte mia, ben conoscendo la situazione, convocazioni di comitati di fenomeni delinquenziali per analizzare questo episodio dico solo che ogni tanto sarebbe meglio tacere perché fare speculazioni politiche su episodi che nulla hanno a che fare con la delinquenza è solo atteggiamento di miseria umana». Sul gesto subito dal musicista Vincenzo, Amato ha dichiarato: «A Vincenzo va tutto il mio rispetto, per aver reagito con la non violenza, per aver perdonato e per non aver portato rancore, va tutta la mia solidarietà perché comprendo che psicologicamente non sia facile riprendersi ma sono certo che grazie alla musica e alla vicinanza della sua famiglia ci riuscirà. Spero ritorni presto a suonare nella sua banda, banda in cui ho sempre creduto e che nei miei anni di presidenza ho sempre sostenuto».

Infine, un pensiero alla sua famiglia e alla città: «Alla mia famiglia a mio zio e a mio cugino un abbraccio caloroso, sostenendoli in questo momento difficile, consapevole che non siamo con le mani in mano ma che con coraggio e determinazione affrontiamo una situazione che purtroppo oggi la legge italiana poco tutela. Un pensiero infine alla mia città e ai miei concittadini, dovevo delle spiegazioni e l'ho fatto nella massima trasparenza possibile con i tempi che erano dovuti nel rispetto di tutte le parti. Non pretendo di essere capito né compreso, ma è quello che ho ritenuto giusto fare».