Presentato il progetto “Estate in autonomia”, vincitore del bando europeo del programma “Corpo Europeo di Solidarietà”

Il progetto è il frutto di una rete di associazioni “Inco”, “Appoggiati a me onlus” e “ArciOrizzonti”

sabato 15 giugno 2019
A cura di Rosanna Buzzerio
"Estate in autonomia". E' un progetto ambizioso e interessante per molti aspetti. Innanzitutto, ha ottenuto il punteggio più alto in Italia per le iniziative di solidarietà approvate dall'Agenzia nazionale giovani, all'interno del programma europeo del "Corpo Europeo di Solidarietà". Per gli attori in gioco per questo progetto, si tratta di ben tre associazioni presenti sul territorio molfettese ("Inco", "Appoggiati a me onlus" e "ArciOrizzonti") che a vario titolo hanno costruito quella famosa "rete" che premette di unire associazioni, enti e anche persone diverse tra loro al fine di promuovere un obiettivo comune. Ed infine, ma non ultimi, in ordine di importanza di ragazzi diversamente abili che saranno parte attiva di questo progetto.

Tale progetto è stato presentato nei giorni scorsi presso la sala stampa di Palazzo Giovene, alla presenza del project manager dell'Associazione "InCo-Molfetta", Luigi Balacco, del presidente dell'associazione "Appoggiati a Me onlus", Tommaso Gallo, e del neuropsichiatra infantile Asl e referente del progetto per l'"ArciOrizzonti", Tommaso Tota, della coach del progetto, Anna Pascarella, e della referente dei proponenti l'iniziativa, Roberta Baldini. Presenti anche gli assessori, Gabriella Azzollini e Angela Panunzio.

Andiamo per ordine e vediamo come le varie associazione hanno e avranno ognuna il proprio ruolo per "Estate in autonomia", che è un camp per disabili.

L'idea di tale progetto nasce da un gruppo di ragazzi dell'associazione "Appoggiati a Me", che sono stati e saranno supportati dall'associazione "InCo- Molfetta", per la redazione e presentazione del progetto e poi nella fase amministrativa e di rendicontazione, così come questi bandi europei prevedono. Ruolo di "ArciOrizzonti", oltre che di supporto tecnico professionale, sarà quello di attivare quei principi di disseminazione, di diffusione di un nuovo modo di vedere la disabilità, ossia cercare di valorizzare le loro diverse abilità, facendole diventare il loro punto di forza, che permetta di creare una società più inclusiva.

Ma veniamo al progetto "Estate in autonomia". E' suddiviso in tre momenti ludico ricreativi e riabilitativi. Una prima fase vedrà i ragazzi dell'associazione "Appoggiati a me" impegnarsi in attività in piscina, una seconda sui campi di calcetto, chiaramente entrambe le attività saranno supervisionate non solo dagli operatori dell'associazione, ma anche da consulenti esterni e istruttori di avviamento alla sport. La terza fase è il soggiorno di una settimana in una località della riviera romagnola, dove per la prima volta i ragazzi diversamente abili potranno vivere la loro vacanza in completa autonomia, inteso che non saranno sotto l'ala protettiva dei genitori, chiaramente saranno sempre accompagnati dagli operatori dell'Associazione e da volontari.

Ai ragazzi sarà data la possibilità di mettere in pratica tutte quelle abilità acquisite, di prendere decisioni in autonomia, di scegliere ciò che più gli piace in quel momento, in poche parole essere autonomi. Infatti, obiettivo del progetto è proprio quello di rendere autonomi e cittadini attivi i ragazzi di età superiore ai 18 anni, per i quali non ci sono prospettive dopo la fine del periodo scolastico, con questo progetto si fornisce loro anche la possibilità di inserimento nel mondo del lavoro seguendo le proprie abilità.

Parola d'ordine dei relatori è sfida. Sì, infatti, "Estate in autonomia" è una vera e propria sfida per chi l'ha promosso, per chi gli ha supportati, per le associazioni coinvolte e infine, anche per i ragazzi che ne prenderanno parte, che avranno modo con la loro diversa abilità di essere inclusi nella società come cittadini attivi.

Di sfida parlano anche gli assessori nel trovare e intercettare tutti quei finanziamenti che possano essere utili alla città, ma che siano anche di ampio respiro come questo e possano vedere il coinvolgimento dei giovani, che sono il nostro futuro. Precisano che l'amministrazione non è parte attiva di questo progetto, ma con Inco hanno una collaborazione costante.
Inco è l'acronimo di interculturalità e comunicazione e si occupa di candidarsi e partecipare a bandi europei rivolti per lo più ai giovani per poi metterli a disposizione della comunità locale, per questo sono spesso a stretto contatto con l'amministrazione comunale.

Tali progetti permettono ai ragazzi di acquisire competenze e attestati poi spendibili nel mercato del lavoro.