Polemiche al Comune di Molfetta, l'assessore de Candia replica ai sindacati
Le sue parole: «Ci sono dipendenti che si sottraggono ai propri doveri»
«In relazione alle recenti esternazioni delle organizzazioni sindacali che tentano di attribuire all'Amministrazione Comunale la responsabilità della mancata erogazione dei buoni pasto e della mancata conclusione dell'iter relativo alle progressioni orizzontali, è necessario fare chiarezza una volta per tutte. È del tutto inaccettabile che, ancora una volta, si scelga la scorciatoia della polemica politica anziché affrontare con serietà le vere cause dei ritardi. I problemi non risiedono nelle scelte dell'Amministrazione, ma nell'inerzia e nell'inefficienza di parte dell'apparato burocratico comunale — a partire dal Segretario Generale, dal Dirigente del Personale e da alcuni funzionari e dipendenti, la cui responsabilità operativa è fondamentale nei processi oggetto di contestazione.
Non è tollerabile che i sindacati continuino a coprire sistematicamente tali inefficienze, assumendo il ruolo di difensori incondizionati, anche quando sarebbe doveroso intervenire per garantire correttezza, trasparenza e rispetto delle regole. L'atteggiamento di chi, per principio o per convenienza, difende l'indifendibile, finisce per danneggiare proprio quei lavoratori che i sindacati dovrebbero tutelare con equilibrio e responsabilità. L'Amministrazione ha già fatto tutto quanto era di sua competenza per garantire l'erogazione dei buoni pasto e l'avvio delle progressioni orizzontali, ma non può sostituirsi a chi ha l'onere di completare atti amministrativi fondamentali. È evidente che vi sia una parte del sistema che non funziona e che continua a bloccare ogni processo di miglioramento.
Per rispetto dei dipendenti seri e dei cittadini di Molfetta, questa Amministrazione continuerà a denunciare con trasparenza ciò che non va e ad agire per rimuovere gli ostacoli, anche quelli coperti da chi dovrebbe invece garantire legalità e funzionalità all'interno della macchina comunale. Lavoro pubblico non significa impunità: basta al mito del "posto fisso" senza doveri. L'Amministrazione Comunale di Molfetta respinge con forza ogni tentativo di screditare il lavoro serio e responsabile che l'Ente porta avanti ogni giorno per garantire servizi efficienti e trasparenti alla cittadinanza.
È ora di superare una visione antiquata e dannosa del lavoro pubblico, in cui il "posto fisso" viene percepito da alcuni come una garanzia di stabilità a prescindere da impegno, merito e risultati. L'Amministrazione Comunale e codesto Assessore al Personale credono in un concetto diverso di pubblica amministrazione: un'amministrazione che premia chi lavora con serietà e dedizione, e che ha il coraggio di denunciare e contrastare le sacche di inefficienza e irresponsabilità. Non possiamo continuare a tollerare che una minoranza di dipendenti comunali, forti della protezione di alcune sigle sindacali, si sottragga sistematicamente ai propri doveri, rallentando o bloccando i procedimenti, arrecando danni concreti all'ente e, soprattutto, ai cittadini. La sicurezza del posto di lavoro non può e non deve trasformarsi in un alibi per l'inerzia.
Difendere l'immagine del Comune significa anche pretendere rispetto per l'istituzione da parte di chi vi lavora. Lavorare nella pubblica amministrazione è un onore e un dovere: chi lo dimentica non è soltanto un problema interno, ma un ostacolo allo sviluppo e al buon funzionamento della città. L'Amministrazione continuerà a promuovere il merito, la responsabilità e la trasparenza, e a isolare ogni forma di complicità, lassismo o protezione ingiustificata. Lo dobbiamo e lo devo ai tanti dipendenti che svolgono con impegno il proprio ruolo, e ai cittadini che ogni giorno si affidano ai servizi pubblici.»