Il PD di Molfetta sul Giardino delle Aloe: «Soldi spesi per restituirlo identico dopo 4 anni»
La nota integrale sulla riapertura dello spazio nella città vecchia
Di seguito si riporta la nota integrale del Partito Democratico di Molfetta relativa alla riapertura del Giardino delle Aloe.
Apprendiamo dalla stampa locale dell'annunciata riapertura del Giardino delle Aloe, la villetta posta all'ingresso del Centro Storico di Molfetta, tra Via Morte e Via Sant'Orsola, presentata come uno straordinario risultato raggiunto dall'amministrazione comunale in carica.
E la tempistica non è certo casuale. La riapertura arriva puntuale, guarda caso, alla vigilia dei due grandi eventi-vetrina della città: il Battiti Live e il Molfest. Un'operazione di facciata, per abbellire il palcoscenico, non per restituire davvero uno spazio ai cittadini.
Ma la realtà impone una riflessione più approfondita.
L'area è rimasta inagibile e inaccessibile per quasi cinque anni, chiusa e recintata per la realizzazione di lavori di recupero e riqualificazione che, però, non sembra siano mai stati realizzati dal momento che le condizioni attuali del Giardino appaiono sostalziamente invariate rispetto al passato. Nulla sembra essere cambiato, nonostante tutte le risorse spese e stanziate nel corso degli anni.
Il 20 ottobre 2021, infatti, il Comune di Molfetta affidò all'Architetto Francesco Paolo Arbore l'incarico per la redazione del progetto di riqualificazione del Giardino delle Aloe, in modo da renderlo fruibile anche per le persone con ridotte capacità motorie.
Per la redazione del progetto, il Comune stanziò l'importo complessivo di oltre 37.000 euro. Con Delibera di Giunta Comunale del 5 dicembre 2022 veniva approvato il progetto esecutivo redatto dall'Arch. Arbore che prevedeva opere per un importo complessivo pari a 450.000 euro.
Il progetto veniva candidato dal Comune di Molfetta a un finanziamento PNRR e, quindi, inserito anche nel Piano Strategico della Città Metropolitana di Bari, tra gli interventi in corso di realizzazione. Eppure la gara d'appalto per l'affidamento dei lavori di realizzazione dell'intervento previsto non è mai stata espletata. L'area è stata recintata e, per anni, è rimasta desolatamente abbandonata al degrado e all'incuria, senza che alcun intervento effettivo sia mai stato realizzato.
Oggi a distanza di anni, di punto in bianco, il Giardino delle Aloe viene "riconsegnato alla città", di fatto nelle stesse identiche condizioni in cui era prima. Ci chiediamo che fine hanno fatto i lavori annunciati? E' questo il progetto pagato oltre 37.000 euro a uno stimato professionista della nostra città? Sono queste le opera da 450.000 euro realizzate?
Sono stati stanziati e impiegati fondi pubblici rilevanti, ma l'esito appare del tutto scadente rispetto alle attese, al tempo trascorso e al valore simbolico e funzionale di un bene pubblico nel cuore del Centro storico della nostra città.
Questo parco si aggiunge all'elenco di numerosi spazi verdi in città che restano chiusi o abbandonati, vittime dell'incuria e della cattiva gestione.
"Ormai è evidente a tutti: questa amministrazione è del tutto incapace a gestire i beni comuni della città, dai parchi alle spiagge, dalle piazze agli spazi di aggregazione. A Molfetta non servono annunci, servono progetti seri, manutenzione costante e rispetto per la comunità, non operazioni di facciata." Lo dichiara il Consigliere Comunale e Segretario del Pd Locale Alberto D'Amato.
E infine, una domanda che resta senza risposta: questa amministrazione si è chiesta quale sarà la reale funzione di questo giardino e in che modo intende gestirlo? O pensa di riaprire uno spazio e abbandonarlo al degrado e all'incuria, come accade ormai ovunque?
Un bene pubblico non va solo "riaperto" ma valorizzato e restituito alla città con una visione chiara della sua effettiva funzione. A Molfetta, però, tutto questo manca e siamo condannati al pressapochismo e all'improvvisazione, almeno fino a quando questa sciagurata stagione politica e amministrativa non sarà finita.