Palestre e piscine, dal Cts le regole per la possibile riapertura nel prossimo Dpcm

Le norme del nuovo protocollo sono state proposte dal ministero dello Sport

martedì 9 febbraio 2021
Inizia lentamente a prendere forma il protocollo delle norme proposte dal ministero dello Sport in vista della possibile riapertura di piscine, palestre e impianti sportivi a seguito del nuovo Dpcm che verrà firmato a inizio marzo, quando scadrà quello ancora vigente. Le regole sono state già validate dal Comitato tecnico-scientifico e verranno valutate dal nuovo Governo.

Il Comitato tecnico-scientifico propone una riapertura scaglionata delle diverse ed eterogenee discipline sportive di base, improntata al principio di massima cautela. Si valuta con molta preoccupazione, in questa fase dell'epidemia sostenuta il riscontro potenziale di aggregazioni tra persone all'interno degli impianti sportivi, soprattutto in ambienti chiusi e confinati.

Secondo quanto proposto dal ministero, in zona arancione oltre alle attività consentite nelle aree di zona rossa, sarebbero concesse in palestre, piscine e tensostrutture le attività sportive di base individuali, anche acquatiche, e le attività sportive dilettantistiche non di squadra o di contatto. Potrebbero essere inoltre consentiti gli allenamenti per le attività sportive di contatto e per gli sport di squadra esclusivamente se svolti in forma individuale, nel rispetto del distanziamento e del divieto di assembramento.

Il protocollo stabilirà l'obbligo di mantenere la distanza interpersonale minima adeguata all'intensità dell'esercizio, comunque non inferiore a 2 metri. Per le piscine il ministero aveva proposto 7 metri quadri per persona che il Cts chiede invece di portare a 10 metri. Naturalmente, tutto questo protocollo sarà messo al vaglio del Governo nelle prossime settimane.