Nelle acque di Molfetta è invasione di granchi blu: l'allarme di Coldiretti
La nota: «Presenza in crescita esponenziale in tutto l'Adriatico»
martedì 1 luglio 2025
Cresce la preoccupazione per le specie aliene nei mari e nei campi, dal granchio blu, il "killer dei mari" che devasta gli allevamenti di vongole e cozze, alla Drosophila Suzukii che attacca le ciliegie, dai pappagallini verdi che divorano mandorle e frutta alla 'Tristeza' degli agrumi, ma c'è anche l'Aleurocanthus spiniferus che attacca agrumi e vite fino alla Xylella che ha fatto seccare 21 milioni di ulivi, una vera e propria invasione in Puglia di specie, insetti e batteri provenienti dall'estero che causano danni distruggendo coltivazioni e allevamenti.
A lanciare l'allarme è la Coldiretti Puglia con il moltiplicarsi degli attacchi di animali, insetti e organismi portati nelle campagne e nei mari dai cambiamenti climatici e dalla globalizzazione degli scambi.
Una invasione che è il frutto della tendenza al surriscaldamento dove, secondo i dati disponibili, alcuni studi mostrano che il 2025 ha una probabilità molto alta di essere uno dei tre anni più caldi mai registrati, considerato che la classifica degli anni più roventi negli ultimi due secoli si concentra proprio nell'ultimo decennio.
Se il granchio blu proveniente delle coste Atlantiche dell'America sta cingendo d'assedio le coste, sterminando vongole veraci, cozze, uova, altri pesci e molluschi, a far danni nei campi è arrivato anche il pappagallo verde o parrocchetto monaco – spiega Coldiretti Puglia - una specie originaria del Sudamerica che fa strage di frutta e mandorle, diventando una presenza fissa anche a causa dei cambiamenti climatici, come anche lo storno, un uccello passeriforme originario dell'Eurasia che è divenuto stanziale sulla litoranea della piana olivetata di Bari dove mangia fino a 20 grammi di olive e distrugge le piazzole adibite alla raccolta delle olive, ma arreca danni ai campi di ortaggi.
A lanciare l'allarme è la Coldiretti Puglia con il moltiplicarsi degli attacchi di animali, insetti e organismi portati nelle campagne e nei mari dai cambiamenti climatici e dalla globalizzazione degli scambi.
Una invasione che è il frutto della tendenza al surriscaldamento dove, secondo i dati disponibili, alcuni studi mostrano che il 2025 ha una probabilità molto alta di essere uno dei tre anni più caldi mai registrati, considerato che la classifica degli anni più roventi negli ultimi due secoli si concentra proprio nell'ultimo decennio.
Se il granchio blu proveniente delle coste Atlantiche dell'America sta cingendo d'assedio le coste, sterminando vongole veraci, cozze, uova, altri pesci e molluschi, a far danni nei campi è arrivato anche il pappagallo verde o parrocchetto monaco – spiega Coldiretti Puglia - una specie originaria del Sudamerica che fa strage di frutta e mandorle, diventando una presenza fissa anche a causa dei cambiamenti climatici, come anche lo storno, un uccello passeriforme originario dell'Eurasia che è divenuto stanziale sulla litoranea della piana olivetata di Bari dove mangia fino a 20 grammi di olive e distrugge le piazzole adibite alla raccolta delle olive, ma arreca danni ai campi di ortaggi.