Molfetta celebra i 340 anni della Confraternita della Visitazione con una conferenza sulla sua storia secolare
Appuntamento domani alle 19 nell’Aula Magna del Seminario Vescovile
venerdì 9 maggio 2025
8.22
La Confraternita della Beata Vergine Maria della Visitazione di Molfetta celebra quest'anno il 340° anniversario dalla sua fondazione. Un traguardo che testimonia la vitalità e la continuità di una delle istituzioni religiose più antiche e significative della città. Per l'occasione, sabato 10 maggio 2025 alle ore 19.00, si terrà una conferenza pubblica dal titolo: "L'Oratorio della Visitazione – Storia della Confraternita della Visitazione della B.V. Maria nella città di Molfetta del XVII secolo". L'evento si svolgerà nell'Aula Magna del Seminario Vescovile di Molfetta.
La serata sarà un'opportunità preziosa per ripercorrere le origini, l'evoluzione e il profondo significato spirituale e culturale della Confraternita, nata nel 1685 e da allora punto di riferimento costante per la vita religiosa e sociale del territorio. Attraverso un ricco programma di interventi, verranno esplorati diversi aspetti della sua storia e della sua missione, che continua ancora oggi a ispirare la comunità molfettese.
Alla conferenza interverranno relatori di alto profilo, provenienti dal mondo accademico, ecclesiastico e artistico. Aprirà i lavori il Rev.do Avv. don Nunzio Palmiotti, assistente ecclesiastico della Confraternita e promotore di giustizia presso il Tribunale Ecclesiastico Diocesano. Seguiranno gli interventi del Rev.do Prof. don Luigi Michele De Palma, docente di Storia della Chiesa antica e medievale presso la Pontificia Università Lateranense, e del M° Prof. Gaetano Magarelli, organista e docente di Clavicembalo e Tastiere storiche al Conservatorio "Umberto Giordano" di Foggia.
Contribuiranno inoltre con il loro sguardo esperto il Dott. Pietro Capurso, appassionato studioso di storia locale e tradizioni popolari, e due importanti voci del panorama musicale pugliese: la soprano M° Monica Paciolla, direttrice dell'Accademia "MelodicaMente" di Canosa di Puglia, e il tenore M° Prof. Nicola Petruzzella, compositore e direttore artistico del Capotorti Music Festival.
La conferenza alternerà momenti di approfondimento storico e teologico a testimonianze artistiche e riflessioni spirituali, in un dialogo vivo tra passato e presente, tra eredità e futuro. L'intento è quello di rendere accessibile e attuale un patrimonio di fede e cultura che appartiene all'intera comunità, coinvolgendo in particolare le nuove generazioni.
La serata sarà un'opportunità preziosa per ripercorrere le origini, l'evoluzione e il profondo significato spirituale e culturale della Confraternita, nata nel 1685 e da allora punto di riferimento costante per la vita religiosa e sociale del territorio. Attraverso un ricco programma di interventi, verranno esplorati diversi aspetti della sua storia e della sua missione, che continua ancora oggi a ispirare la comunità molfettese.
Alla conferenza interverranno relatori di alto profilo, provenienti dal mondo accademico, ecclesiastico e artistico. Aprirà i lavori il Rev.do Avv. don Nunzio Palmiotti, assistente ecclesiastico della Confraternita e promotore di giustizia presso il Tribunale Ecclesiastico Diocesano. Seguiranno gli interventi del Rev.do Prof. don Luigi Michele De Palma, docente di Storia della Chiesa antica e medievale presso la Pontificia Università Lateranense, e del M° Prof. Gaetano Magarelli, organista e docente di Clavicembalo e Tastiere storiche al Conservatorio "Umberto Giordano" di Foggia.
Contribuiranno inoltre con il loro sguardo esperto il Dott. Pietro Capurso, appassionato studioso di storia locale e tradizioni popolari, e due importanti voci del panorama musicale pugliese: la soprano M° Monica Paciolla, direttrice dell'Accademia "MelodicaMente" di Canosa di Puglia, e il tenore M° Prof. Nicola Petruzzella, compositore e direttore artistico del Capotorti Music Festival.
La conferenza alternerà momenti di approfondimento storico e teologico a testimonianze artistiche e riflessioni spirituali, in un dialogo vivo tra passato e presente, tra eredità e futuro. L'intento è quello di rendere accessibile e attuale un patrimonio di fede e cultura che appartiene all'intera comunità, coinvolgendo in particolare le nuove generazioni.