Minervini: “Trecento cantieri per combattere la crisi”

Presentato il primo punto programmatico in vista delle primarie del 30 novembre

domenica 19 ottobre 2014 9.01
Sconfiggere la crisi con la forza dei numeri e attraverso un piano straordinario che renderà possibile attivare 300 cantieri per combattere il dissesto idrogeologico, riqualificare l'ambiente e valorizzare il patrimonio storico, artistico e culturale. Guglielmo Minervini, candidato presidente della Regione, immagina la sua Puglia un laboratorio di effervescenza del fare per creare le basi del bene comune restituendo forza all'economia del territorio e dignità alle persone; artefici principali del buon governo attraverso le scelte elettorali.

Circondato dai suoi fan e da giovani con straordinario entusiasmo, ha inaugurato oggi a Bari il suo "nodo", il quartiere generale dove farà base per incontrare i cittadini della Puglia e quanti vorranno essere i protagonisti del cambiamento attraverso processi di politica partecipata. Un "nodo", come gli attivisti amano definire il comitato, aperto a tutti. Uno spazio in cui programmare attività che sperimentano il cambiamento: ognuno potrà portare in via Putignani 14 ciò che sa e farlo assieme agli altri per esercitarsi a vivere in una dimensione di partecipazione, inclusione e innovazione dal basso.




"Ma i soldi per l'apertura dei cantieri?", domanda che tenta di mettere all'angolo Minervini e oggi più che calzante a fronte dei tagli di governo. "Ci sono già", risponde il candidato del Pd. Una progettualità, la sua, resa possibile con l'impiego di una quota del Fondo sociale europeo e del Fondo europeo di sviluppo regionale destinati alla Puglia per il periodo 2014-2020.

Disponibilità economica che, per esempio, si tradurrà in compensi di 1000 euro al mese per 5000 pugliesi impegnati, per 3 anni, nella cura e nella valorizzazione del territorio e nell'attivazione di 300 cantieri rispettando quelle priorità che i Comuni sapranno indicare.

Un "avanti tutta" fondato su criteri di merito e di partecipazione per tradurre in fatti un'idea di rinascita possibile con il sacrificio e l'impegno di tutti. "Non c'è più tempo per delegare ad altri il futuro della regione e del Paese – ha dichiarato a margine dell'incontro Minervini - Il futuro è oggi e abbiamo l'obbligo morale di renderlo fecondo attraverso un sistema virtuoso di spesa, di impiego dei fondi a disposizione, e l'impegno del sistema produttivo a fare squadra".