Logrieco (FdI) su Minervini: «Non si può andare avanti senza un sindaco eletto»
Appello alla maggioranza: «Siate responsabili e revocate la fiducia al primo cittadino»
martedì 17 giugno 2025
8.19
Adamo Logrieco, coordinatore cittadino di Fratelli d'Italia, sferra un attacco frontale non solo al Sindaco ma anche all'intera maggioranza, chiamata a convocare un Consiglio comunale per discutere della mozione di sfiducia da parte del centrosinistra.
"È di queste ore la notizia che i consiglieri comunali di opposizione hanno protocollato una mozione di sfiducia per il sindaco Tommaso Minervini, attualmente ristretto in via cautelare agli arresti domiciliari, in conseguenza della nota indagine della Procura di Trani che, oltre a lui, ha coinvolto anche diversi dirigenti comunali".
"Fratelli d'Italia - Molfetta ha sin da subito assunto una posizione fermamente garantista, ritenendo che eventuali dimissioni del primo cittadino sarebbero state necessarie solo ove cristallizzata la misura cautelare comminatagli, ossia dopo il pronunciamento del Tribunale del Riesame (che provvederà presumibilmente entro la fine del mese). Come esprimersi, quindi, in riferimento alla mozione di sfiducia che tra pochi giorni andrà in discussione in Consiglio comunale? Non abbiamo dubbi: i consiglieri comunali di maggioranza dovrebbero revocare la fiducia al Sindaco".
"Se, infatti, non si possono pretendere le dimissioni spontanee di un amministratore pubblico sotto accusa, in pendenza dei rimedi che l'ordinamento giuridico pone a garanzia dei diritti dell'imputato, diverso è il caso della mozione di sfiducia in Consiglio comunale. L'Aula consigliare è il fulcro del dibattito politico e il tempio della Democrazia cittadina. È il luogo deputato a giudicare i gravi fatti accaduti del punto di vista dei cittadini, della collettività, che si esprime attraverso i consiglieri eletti per rappresentarli. Ed è proprio questo l'appello che rivolgiamo ai consiglieri comunali della maggioranza: ricordate di essere rappresentanti dei cittadini e non degli Assessori che hanno primeggiato nelle liste in cui siete stati eletti".
"Sulle vostre spalle poggia la responsabilità di una decisione che l'intera Città reclama con forza e a gran voce: revocate la fiducia a un Sindaco che non è più rappresentativo di nessuno! Ove doveste, invece, essere ancora schiavi del compromesso elettorale e prigionieri delle logiche imposte dai "capibastone", oltre alla dignità, perdereste la credibilità pubblica di cui ancora godete. Non vi è Comune italiano nel quale, con un Sindaco accusato di gravissimi reati e agli arresti domiciliari, il Consiglio comunale ne ha ribadito l'incondizionata fiducia. Date la dimostrazione, per una volta, che a Molfetta sopravvive ancora un barlume di decenza e di onorabilità".
"Non si può pensare di andare avanti senza il Sindaco eletto, con un Vicesindaco privo di legittimazione popolare, con settori strategici decapitati e i pochi dirigenti superstiti costretti a coprire funzioni altrui senza avere competenze specifiche. Non si può proseguire avendo l'intera Città sconvolta dagli scandali che si sono susseguiti e che reclama il sacrosanto diritto di tornare alle urne per scegliere una nuova classe dirigente e un Sindaco forte del consenso popolare. È cosa nota che le indagini della Magistratura tranese non sono limitate ai gravi fatti già resi pubblici. La Guardia di Finanza, come riportato da molte testate giornalistiche, sta continuando a prendere documenti dagli Uffici comunali e di sicuro non lo sta facendo a scopo collezionistico".
"Come si può pensare di continuare con una macchina così ingolfata e con i dipendenti pubblici terrorizzati da tutti i procedimenti che passano dalle loro scrivanie? Avete l'occasione di scrivere la parola "Fine" a questo triste capitolo della Storia di Molfetta. Mostrate senso di responsabilità verso l'Istituzione che rappresentate. I molfettesi ve ne saranno grati".
"È di queste ore la notizia che i consiglieri comunali di opposizione hanno protocollato una mozione di sfiducia per il sindaco Tommaso Minervini, attualmente ristretto in via cautelare agli arresti domiciliari, in conseguenza della nota indagine della Procura di Trani che, oltre a lui, ha coinvolto anche diversi dirigenti comunali".
"Fratelli d'Italia - Molfetta ha sin da subito assunto una posizione fermamente garantista, ritenendo che eventuali dimissioni del primo cittadino sarebbero state necessarie solo ove cristallizzata la misura cautelare comminatagli, ossia dopo il pronunciamento del Tribunale del Riesame (che provvederà presumibilmente entro la fine del mese). Come esprimersi, quindi, in riferimento alla mozione di sfiducia che tra pochi giorni andrà in discussione in Consiglio comunale? Non abbiamo dubbi: i consiglieri comunali di maggioranza dovrebbero revocare la fiducia al Sindaco".
"Se, infatti, non si possono pretendere le dimissioni spontanee di un amministratore pubblico sotto accusa, in pendenza dei rimedi che l'ordinamento giuridico pone a garanzia dei diritti dell'imputato, diverso è il caso della mozione di sfiducia in Consiglio comunale. L'Aula consigliare è il fulcro del dibattito politico e il tempio della Democrazia cittadina. È il luogo deputato a giudicare i gravi fatti accaduti del punto di vista dei cittadini, della collettività, che si esprime attraverso i consiglieri eletti per rappresentarli. Ed è proprio questo l'appello che rivolgiamo ai consiglieri comunali della maggioranza: ricordate di essere rappresentanti dei cittadini e non degli Assessori che hanno primeggiato nelle liste in cui siete stati eletti".
"Sulle vostre spalle poggia la responsabilità di una decisione che l'intera Città reclama con forza e a gran voce: revocate la fiducia a un Sindaco che non è più rappresentativo di nessuno! Ove doveste, invece, essere ancora schiavi del compromesso elettorale e prigionieri delle logiche imposte dai "capibastone", oltre alla dignità, perdereste la credibilità pubblica di cui ancora godete. Non vi è Comune italiano nel quale, con un Sindaco accusato di gravissimi reati e agli arresti domiciliari, il Consiglio comunale ne ha ribadito l'incondizionata fiducia. Date la dimostrazione, per una volta, che a Molfetta sopravvive ancora un barlume di decenza e di onorabilità".
"Non si può pensare di andare avanti senza il Sindaco eletto, con un Vicesindaco privo di legittimazione popolare, con settori strategici decapitati e i pochi dirigenti superstiti costretti a coprire funzioni altrui senza avere competenze specifiche. Non si può proseguire avendo l'intera Città sconvolta dagli scandali che si sono susseguiti e che reclama il sacrosanto diritto di tornare alle urne per scegliere una nuova classe dirigente e un Sindaco forte del consenso popolare. È cosa nota che le indagini della Magistratura tranese non sono limitate ai gravi fatti già resi pubblici. La Guardia di Finanza, come riportato da molte testate giornalistiche, sta continuando a prendere documenti dagli Uffici comunali e di sicuro non lo sta facendo a scopo collezionistico".
"Come si può pensare di continuare con una macchina così ingolfata e con i dipendenti pubblici terrorizzati da tutti i procedimenti che passano dalle loro scrivanie? Avete l'occasione di scrivere la parola "Fine" a questo triste capitolo della Storia di Molfetta. Mostrate senso di responsabilità verso l'Istituzione che rappresentate. I molfettesi ve ne saranno grati".