La Puglia verso la zona arancione? Oggi il monitoraggio sui dati settimanali

Nella giornata di ieri è risultato positivo il 16% dei tamponi effettuati

venerdì 15 gennaio 2021
C'è attesa per il consueto monitoraggio del venerdì da parte dell'Istituto Superiore di Sanità che potrebbe inserire la Puglia in zona arancione per la prossima settimana: a rischiare il declassamento sarebbero anche Lazio, Friuli Venezia-Giulia, Liguria, Umbria, Marche, Piemonte, Trentino e Alto Adige. Lombardia, Sicilia ed Emilia-Romagna rischiano invece di passare in zona rossa.

La Puglia, che ieri ha fatto totalizzare un tasso di positività del 16% tra tamponi positivi e totali, viaggia verso quella fascia, che vedrà comunque la conferma della regola sulla visita dei due parenti o amici in visita a casa ma con qualche modifica rispetto a quanto avvenuto nel precedente dpcm. Dal 16 gennaio fino al 5 marzo, invece, sarà consentito una sola volta al giorno, spostarsi verso un'altra abitazione privata abitata, tra le 5.00 e le ore 22.00, a un massimo di due persone ulteriori a quelle già conviventi nell'abitazione di destinazione. Tale spostamento potrà avvenire all'interno della stessa Regione, in area gialla, e all'interno dello stesso Comune, in area arancione e in area rossa, fatto salvo quanto previsto per gli spostamenti dai Comuni fino a 5.000 abitanti.

Una stretta ulteriore ma non troppo pesante che, comunque, aggiunge ulteriori paletti in un periodo definito come il più difficile dall'inizio della pandemia, in cui è cruciale far andare avanti la campagna vaccinale. Tra le norme inserite c'è il divieto di spostamento, fino al 15 febbraio, tra regioni e province autonome diverse, salvo che per motivi di salute, lavoro o necessità, tenendo sempre presente che il rientro al proprio domicilio è consentito.

Lo stato d'emergenza è prorogato fino al 30 aprile. Per quanto riguarda la quarta zona, quella bianca, i criteri per raggiungerla sono piuttosto difficili in questa fase: per ritornare a una vita simile che facevamo a settembre, rispettando comunque le norme di distanziamento e mascherine, potendo contare su palestre, sport, cinema e teatri attivi, nonché aperture regolari di bar e ristoranti.