La molfettese Elena Sciancalepore conquista Taormina con "La Traviata"
Tra il pubblico erano presenti numerosi sovrintendenti e direttori artistici da tutto il mondo
mercoledì 20 agosto 2025
10.34
Applausi, emozioni e orgoglio molfettese al Teatro Antico di Taormina, dove ieri sera (17 agosto) è andata in scena "La Traviata" di Giuseppe Verdi, in un nuovo e suggestivo allestimento firmato dal regista e scenografo Enrico Castiglione. Lo spettacolo ha registrato un trionfo di pubblico, suggellato da ben dieci minuti di applausi e ripetute chiamate alla ribalta per l'intero cast.
Tra i protagonisti che hanno contribuito al successo della serata spicca la nostra concittadina Elena Sciancalepore, che ha vestito con eleganza e intensità i panni di Annina, la fedele cameriera di Violetta. La sua interpretazione ha raccolto consensi unanimi sia da parte della critica che del pubblico, come testimoniano le recensioni apparse sulla stampa locale e nazionale, oltre al servizio dedicato dal TG Rai. Un riconoscimento importante per l'artista molfettese, che ancora una volta ha portato in alto il nome della sua città su un palcoscenico di risonanza internazionale.
Lo spettacolo, che ha visto tra i protagonisti la straordinaria Besa Luigiqi nel ruolo di Violetta, Raffaele Abete come Alfredo e il possente Gangsoon Kim nei panni di Giorgio Germont, ha emozionato gli spettatori grazie anche alla scenografia di forte impatto: migliaia di camelie bianche a riempire la scena, simbolo del destino di Violetta e richiamo diretto al celebre romanzo La dama delle camelie di Alexandre Dumas. Alla direzione musicale Stefano Vignati con l'Orchestra del Taormina Opera Festival e il Coro Lirico Italiano "Vincenzo Bellini", mentre i movimenti coreografici sono stati affidati al corpo di ballo Koreos diretto da Dario Biuso.
La serata ha avuto una risonanza internazionale: tra il pubblico erano presenti numerosi sovrintendenti e direttori artistici provenienti da prestigiose istituzioni, dalla New York City Opera all'Opera di Hong Kong, fino al Carlo Felice di Genova e all'Opera di Pechino. Per Elena Sciancalepore, giovane artista di talento, questo è un ulteriore passo in una carriera in costante ascesa, capace di unire competenza tecnica, passione e un forte legame con le proprie radici.
Un successo che non è soltanto personale, ma che diventa motivo di orgoglio per tutta la comunità molfettese.
Tra i protagonisti che hanno contribuito al successo della serata spicca la nostra concittadina Elena Sciancalepore, che ha vestito con eleganza e intensità i panni di Annina, la fedele cameriera di Violetta. La sua interpretazione ha raccolto consensi unanimi sia da parte della critica che del pubblico, come testimoniano le recensioni apparse sulla stampa locale e nazionale, oltre al servizio dedicato dal TG Rai. Un riconoscimento importante per l'artista molfettese, che ancora una volta ha portato in alto il nome della sua città su un palcoscenico di risonanza internazionale.
Lo spettacolo, che ha visto tra i protagonisti la straordinaria Besa Luigiqi nel ruolo di Violetta, Raffaele Abete come Alfredo e il possente Gangsoon Kim nei panni di Giorgio Germont, ha emozionato gli spettatori grazie anche alla scenografia di forte impatto: migliaia di camelie bianche a riempire la scena, simbolo del destino di Violetta e richiamo diretto al celebre romanzo La dama delle camelie di Alexandre Dumas. Alla direzione musicale Stefano Vignati con l'Orchestra del Taormina Opera Festival e il Coro Lirico Italiano "Vincenzo Bellini", mentre i movimenti coreografici sono stati affidati al corpo di ballo Koreos diretto da Dario Biuso.
La serata ha avuto una risonanza internazionale: tra il pubblico erano presenti numerosi sovrintendenti e direttori artistici provenienti da prestigiose istituzioni, dalla New York City Opera all'Opera di Hong Kong, fino al Carlo Felice di Genova e all'Opera di Pechino. Per Elena Sciancalepore, giovane artista di talento, questo è un ulteriore passo in una carriera in costante ascesa, capace di unire competenza tecnica, passione e un forte legame con le proprie radici.
Un successo che non è soltanto personale, ma che diventa motivo di orgoglio per tutta la comunità molfettese.