La Diocesi di Molfetta dona sette tablet al C.P.I.A. di Bari
La donazione lo scorso lunedì nell'atrio del seminario vescovile
giovedì 28 maggio 2020
11.10
Presso il Seminario Vescovile di Molfetta, lo scorso lunedì 25 maggio, il Vescovo della diocesi di Molfetta Ruvo Giovinazzo Terlizzi, Monsignor Domenico Cornacchia, e il vice direttore Caritas, avv. Edgardo Bisceglia, hanno incontrato il Dirigente scolastico, prof. Luigi Giulio Domenico Piliero, e la DSGA, sig.ra Marta Bartoli, del 1° C.P.I.A. di Bari, insieme ad una delegazione di studenti e docenti della Sede Associata di Molfetta.
Finalità dell'incontro: la donazione Caritas di sette tablet alla Sede Associata "C. Giaquinto" di Molfetta del suddetto C.P.I.A.
Istituzione scolastica che rivolge la propria azione formativa ad adulti e giovani adulti, interagendo con una popolazione studentesca, in maggioranza costituita da soggetti afferenti alle cosiddette fasce sociali deboli: neet, drop-out, stranieri, disoccupati, donne senza occupazione.
Una realtà nota e condivisa con la Caritas Diocesana, la cui priorità assoluta è l'attenzione e la solidarietà concreta senza confini verso le persone più in difficoltà. I sette dispositivi digitali consentiranno a sette studenti di diversa etnia, individuati come i più bisognosi, di " fare scuola a distanza", unica modalità possibile in questo momento di emergenza, contrastando la povertà educativa, obiettivo perseguito da entrambe le Istituzioni.
Finalità dell'incontro: la donazione Caritas di sette tablet alla Sede Associata "C. Giaquinto" di Molfetta del suddetto C.P.I.A.
Istituzione scolastica che rivolge la propria azione formativa ad adulti e giovani adulti, interagendo con una popolazione studentesca, in maggioranza costituita da soggetti afferenti alle cosiddette fasce sociali deboli: neet, drop-out, stranieri, disoccupati, donne senza occupazione.
Una realtà nota e condivisa con la Caritas Diocesana, la cui priorità assoluta è l'attenzione e la solidarietà concreta senza confini verso le persone più in difficoltà. I sette dispositivi digitali consentiranno a sette studenti di diversa etnia, individuati come i più bisognosi, di " fare scuola a distanza", unica modalità possibile in questo momento di emergenza, contrastando la povertà educativa, obiettivo perseguito da entrambe le Istituzioni.