“Industria 4.0” verso il futuro dell’imprenditoria - IL VIDEO

Rotary e Associazione imprenditori insieme per il delineare le strategie della quarta rivoluzione industriale

sabato 22 aprile 2017 12.35
A cura di Rosanna Buzzerio
Con "Industria 4.0. Modello di sviluppo del territorio: obiettivi, criticità, opportunità", la Fondazione "Il Rotary per lo sviluppo dell'imprenditoria nell'Italia meridionale" Distretto 2120 e l'Associazione imprenditori Molfetta, hanno gettato le prime basi e le dinamiche in cui si sta sviluppando e si svilupperà quella che è stata definita la "quarta rivoluzione industriale", che avrà come suo fulcro la digitalizzazione delle industrie.

Un parterre d'eccezione per far conoscere agli imprenditori e non solo quali sono le future prospettive di organizzazione del lavoro e di sviluppo previste per le aziende. Hanno relazionato su "Industria 4.0": Ugo Patroni Griffi e Giuseppe Di Liddo, rispettivamente presidente e consigliere della Fondazione "Il Rotary per lo sviluppo dell'imprenditoria nell'Italia meridionale", Domenico De Bartolomeo, presidente della Confindustria Bari e Bat, Vito Albino, docente di economia e gestione dell'innovazione al Politecnico di Bari, Vito Cozzoli, docente di diritto industriale alla Link University di Roma, Adriana Agrimi, dirigente assessorato alle attività produttive della Regione Puglia.


Gli "onori di casa" sono stati fatti da Leonardo de Pinto, presidente del Rotary club Molfetta, Francesco Squeo, presidente associazione imprenditori coratini, Gaetano Armenio, presidente dell'Associazione imprenditori Molfetta, e Luca Gallo, governatore del Rotary distretto 2120- Puglia e Basilicata.

Partita dalla Germania, la quarta rivoluzione industriale non ha lasciato indifferente il nostro Paese che ha incominciato con una serie di iniziative governative e regionali a creare quelle basi perché le aziende possano incominciare a trasformare il proprio modo di produrre, digitalizzando sempre più le proprie aziende affinché i supporti informatici possano non solo migliorare la produzione, ma anche limitare il margine di errore.

Da più parti hanno ribadito che prima di essere una rivoluzione economica è una rivoluzione culturale, che richiederà un cambiamento anche nel modo di lavorare e di vivere. Questa "rivoluzione" è qualcosa che va ben oltre la tecnologia e l'economia ma coinvolge l'intero mondo sociale. Ruolo delle aziende in questa fase sarà quello dell'ammodernamento dell'apparato produttivo. Un sistema quello della digitalizzazione che permetterà a molte aziende di essere sempre più presenti nei mercati nazionali e soprattutto quelli internazionali.

I relatori non si sono soffermati solo sulle opportunità che questa "rivoluzione" prospetta agli imprenditori, ma anche sulle criticità partendo dalla scarsa informazione che si ha sulla materia, proseguendo per la mancata formazione dei dirigenti e sulla carenza di figure professionali, passando anche per la sicurezza informatica sino ad arrivare ai lavoratori, inevitabilmente si avrà l'espulsione di molte persone dalle aziende, per cui ci si pone il problema di che fare?

In queste fasi gli imprenditori dovranno essere bravi a gestire gli squilibri e i disturbi che avverranno, il segreto, per gli autorevoli relatori, è nell'essere quanto più preparati possibili a questa rivoluzione, e dall'altra nel puntare su un capitale umano formato e preparato. Nel corso della serata viene anche sottolineato che l'automazione industriale, la robotica, permettono sia di aumentare e migliorare la produttività, che le condizioni di lavoro.

I relatori non nascondono che sono sfide difficili, ma altrettanto appassionanti.