Incanta lo spettacolo “Le voci e le musiche raccontano il Natale”

I buoni sentimenti in primo piano

venerdì 18 dicembre 2015 07.10
A cura di Paola Copertino
Ha mantenuto tutte le promesse lo spettacolo "Le voci e le musiche di Natale", regalando due ore di serenità al numeroso pubblico presente, facendo rivivere la magica atmosfera natalizia e facendo emozionare gli spettatori. Ma al di là della bella favola e dei sentimenti che indubbiamente hanno conquistato, va sottolineata la bellezza dello spettacolo dal punto di vista scenico, musicale ed organizzativo. Un plauso va indirizzato quindi alle Associazione Arteatro e Santa Cecilia, all'Istituto Comprensivo Statale Battisti - Pascoli di Molfetta. Non è stato semplice coordinare il lavoro di oltre cinquanta persone presenti simultaneamente sul palco dell'Auditorium Regina Pacis. Sulla scena, infatti l'orchestra Santa Cecilia di Molfetta diretta dal Maestro Pasquale Turturro, il coro di voci bianche dell'Istituto G. Pascoli di Molfetta diretto dalla Prof.ssa Raffaella Montaruli, la vocalist Nestia dalla bellissima voce e indiscussa bravura, due giovanissimi attori Gianluca Palombella nelle vesti di Marco e Flavia Mongelli nell'interpretazione di Beatrice, per la prima volta sulle tavole di un palcoscenico. Simpaticissimi e di estrema verità i battibecchi fra i due protagonisti sulla scelta dell'albero o del presepe e i dissapori fra fratello e sorella presenti in ogni famiglia.

I due giovani attori hanno recitato con la professionalità di due navigati interpreti, non sbagliando tempi ed impostazioni della voce, dominando il palcoscenico con destrezza. Chi vantava una esperienza pluriennale e ha curato tutte le fasi dello spettacolo, compresa la regia, è stato Felice De Trizio, che ha interpretato il nonno saggio e colui al quale viene affidato questo nostalgico salto nel passato. Molto originale il passaggio di generazioni affidato ad un diario trovato in soffitta e la voce dei ragazzi che si trasforma in quella del nonno. La bella favola coinvolge fra racconti di vita vissuta, episodi legati alla guerra e alla povertà, tradizioni, usi e costumi accantonati in soffitta. Sembra quasi di riavvolgere al contrario il nastro della vita, mettendo in primo piano sentimenti e valori troppo spesso accantonati. Non ci si abbandona solo al sentimentalismo con questa bella storia di Natale, il cui testo ha vinto il primo premio al concorso per opere inedite di prosa "Angelo Alfonso Mezzina" relativo all'anno 2009, ma c'è spazio per ridere e sorridere. Il diario e il Natale si trasforma quindi in un pretesto per sfogliare l'album della vita che conquisterà anche i due ragazzini inizialmente scettici e prevenuti.

Musiche, canti, racconti e arti sceniche si intrecciano alla perfezione dando alla rappresentazione, recitata in successione dal nonno e dai due nipoti, una magia incomparabile, toccante e di grande effetto che raggiunge il culmine con l'annuncio: "E' scoppiata la pace nel mondo" , messaggio che tutti vorremmo ascoltare e che tutto il cast a suon di musica, ha voluto condividere con il pubblico. Un toccante e sentito augurio che riveste ancora un significato più intenso in vista della marcia della pace che Molfetta si appresta a vivere.