Il piano dei servizi operativi anti Covid proposto da Pasquale Mancini

Mancini: «Servizi territoriali allo stremo. Soluzione? Azione consapevole e coordinata»

giovedì 3 dicembre 2020
«I servizi territoriali sono allo stremo. Solo l'azione consapevole e coordinata di tutti gli stakeholder e di ogni cittadino potrà farci uscire relativamente indenni da quel che ci sta accadendo».

E' così che Pasquale Mancini, consigliere comunale con delega alla gestione delle attività connesse all'emergenza Covid conferita dal sindaco, inizia la relazione in cui ha messo nero su bianco idee, progetti, attività per arginare l'emergenza in città.
Tutto con un unico, comune denominatore: «agisci positivo perchè non è più tempo di limitarsi al solo pensiero. Occorre avere le idee chiare, essere oltre la curva, capire dove si sta andando e poi immediatamente agire».

Un agire che, secondo Mancini, consiste in nella costruzione di «servizi, riorganizzando la vita delle comunità, rivolgendo istanze specifiche e realizzabili agli enti sovraordinati o competenti».
Ponendo quattro obiettivi da raggiungere: riduzione del senso di isolamento di alcune fasce della popolazione, alleviare le problematiche logistiche quotidiane causate dalla pandemia, prevenire il panico attraverso una informazione corretta e garantire servizi che consentano la permanenza in casa alle categorie senza rete parentale e sociale.

Mancini scrive che per il tracciamento e per i tamponi antigenici «attendiamo la ASL», nonostante la già disponibilità della Network contacts a mettere gratuitamente a disposizione forza lavoro e know how e il vecchio mulino, la breakroom della Network Contacts e la biglietteria della pista d'atletica già disponibili per la campagna mentre resta altrettanto prioritario il potenziamento di quelle attività già sperimentate come la consegna della spesa e dei farmaci, il ritiro dei rifiuti e il supporto psicologico.
La visione, però, è ampia e proiettata al futuro.
Per Pasquale Mancini, infatti, occorre attivare progressivamente nuovi servizi che vanno dal dog sitting al consulto medico in video call a un URP - Emergenza fino a uno sgrigafaccende per ufficio postale, servizi bancari, assicurativi e Cup oppure un supporto direttamente domiciliare e dei facilitatori informatici alla rete WIfi in dotazione per la didattica a distanza a favore delle famiglie meno abbienti. .

Mancini, tra i fondatori del SerMolfetta, però ha le idee chiare anche per i servizi di emergenza.
«Dobbiamo mettere su una squadra di pronto intervento con personale medico e infermieristico protetto e attrezzato che sappia supplire alle oggettive difficoltà delle squadre USCA sul territorio»..
Altrettanto chiare anche le idee su controlli e iniziative pro commercio.
Per Mancini, già assessore alla Protezione civile e alla sicurezza oltre che coordinatore della visita di Papa Francesco a Molfetta, fondamentale diventa «dare seguito a mail provenienti dal numero verde. Monitorare code, mercati, fruttivendoli, banche, poste, bancomat, laboratori analisi, super e ipermercati» come «nelle zone più povere i dove frequentemente vengono rilevate inosservanze delle disposiszioni, propongo di distribuire gratuitamente mascherine alla popolazione».
Infine un passaggio anche sulle attività economiche con l'idea di estendere la sosta libera in tutta la città.

Quali, però, le azioni amministrative da porre in essere con solerzia?
Per Pasquale Mancini si dovrebbe iniziare da una "chiamata alle armi" del volontariato dei cittadini di buona volontà, coinvolgendo gli stati generali della Città ma anche attraverso un intervento presso Regione Puglia e ASL per effettuare uno screening volontario almeno nelle fasce a rischio della popolazione.

«Abbiamo la responsabilità del futuro di tre generazioni: facciamolo pensando a loro e tutto andrà davvero bene», conclude Pasquale Mancini.