Il piano anti Covid a Molfetta entra nel vivo: l'annuncio di Pasquale Mancini
Il delegato: «Rete della solidarietà aperta: lottare centimetro dopo centimetro»
sabato 5 dicembre 2020
8.46
Il piano anti contagio da Covid a Molfetta è pronto a entrare nel vivo: ieri, infatti, si è svolta una riunione alla quale hanno preso parte i responsabili delle attività territoriali e di distretto della nostra Asl e per il Comune il delegato alle attività per questa emergenza ovvero Pasquale Mancini.
Il già fondatore del SerMolfetta oltre che coordinatore della visita di Papa Francesco in città, è da settimane a lavoro per stilare un programma che tenga conto di preservare il diritto alla salute con la ripresa dell'economia e ogni genere di monitoraggio indispensabile per calibrare le forze da mettere in campo ed è proprio lui a illustrare punto per punto cosa accadrà già dalle prossime ore.
"I medici USCA e i medici di base saranno chiamati a una battaglia epica, per il bene di tutti: a noi cittadini viene chiesto solo di essere prudenti e rispettare regole che proteggono innanzitutto la nostra stessa salute"
"Oggi parte la campagna di informazione (nello specifico lunedì tratteremo dei comportamenti da adottare in caso di contatto con pazienti COVID +)
Circa 13.000 contatti whatsapp (il servizio di messaggistica più diffuso e trasversale ad ogni fascia sociale e di età) attraverso cui contiamo di informare costantemente la maggior parte dei nuclei familiari molfettesi", continua Mancini.
"Domani saranno distribuite le mascherine gratuite ai primi 250 nuclei familiari, individuati tra le fasce più deboli. La campagna proseguirà nelle aree e sui luoghi di maggior necessità grazie alla rete del volontariato laico e cattolico".
"Lunedì effettueremo finalmente il sopralluogo tecnico congiunto per poter dare il via ai servizi (interventi medici domiciliari USCA e tamponi) presso il "mulino" e in una location che sarà resa nota e situata in zona industriale, mentre continua il servizio drive tamponi molecolari presso l'ospedale di Molfetta", è un'altra delle novità più importanti.
"Nei prossimi giorni ci occuperemo dei servizi domiciliari, relativamente ai quali c'è grande difficoltà nel reperire infermieri da affiancare ai medici USCA e agli stessi medici di medicina generale per le terapie domiciliari: poi penseremo ad attivare tutti gli altri servizi meno vitali per i cittadini ma necessari perché la quotidianità non si fermi nemmeno in caso di isolamento domiciliare".
"Ora dobbiamo chiedere chiarezza sui numeri (che non vuol dire solo contare chi non ce l'ha fatta), non per fare sensazionalismo, ma per poter contare su dati certi su cui tarare al meglio i nostri interventi. Insomma, la rete di solidarietà è aperta e bella tesa, il quadro per quanto a tinte fosche ora è visibile, e in questo contesto dobbiamo lottare avanzando centimetro dopo centimetro", conclude.
Il già fondatore del SerMolfetta oltre che coordinatore della visita di Papa Francesco in città, è da settimane a lavoro per stilare un programma che tenga conto di preservare il diritto alla salute con la ripresa dell'economia e ogni genere di monitoraggio indispensabile per calibrare le forze da mettere in campo ed è proprio lui a illustrare punto per punto cosa accadrà già dalle prossime ore.
"I medici USCA e i medici di base saranno chiamati a una battaglia epica, per il bene di tutti: a noi cittadini viene chiesto solo di essere prudenti e rispettare regole che proteggono innanzitutto la nostra stessa salute"
"Oggi parte la campagna di informazione (nello specifico lunedì tratteremo dei comportamenti da adottare in caso di contatto con pazienti COVID +)
Circa 13.000 contatti whatsapp (il servizio di messaggistica più diffuso e trasversale ad ogni fascia sociale e di età) attraverso cui contiamo di informare costantemente la maggior parte dei nuclei familiari molfettesi", continua Mancini.
"Domani saranno distribuite le mascherine gratuite ai primi 250 nuclei familiari, individuati tra le fasce più deboli. La campagna proseguirà nelle aree e sui luoghi di maggior necessità grazie alla rete del volontariato laico e cattolico".
"Lunedì effettueremo finalmente il sopralluogo tecnico congiunto per poter dare il via ai servizi (interventi medici domiciliari USCA e tamponi) presso il "mulino" e in una location che sarà resa nota e situata in zona industriale, mentre continua il servizio drive tamponi molecolari presso l'ospedale di Molfetta", è un'altra delle novità più importanti.
"Nei prossimi giorni ci occuperemo dei servizi domiciliari, relativamente ai quali c'è grande difficoltà nel reperire infermieri da affiancare ai medici USCA e agli stessi medici di medicina generale per le terapie domiciliari: poi penseremo ad attivare tutti gli altri servizi meno vitali per i cittadini ma necessari perché la quotidianità non si fermi nemmeno in caso di isolamento domiciliare".
"Ora dobbiamo chiedere chiarezza sui numeri (che non vuol dire solo contare chi non ce l'ha fatta), non per fare sensazionalismo, ma per poter contare su dati certi su cui tarare al meglio i nostri interventi. Insomma, la rete di solidarietà è aperta e bella tesa, il quadro per quanto a tinte fosche ora è visibile, e in questo contesto dobbiamo lottare avanzando centimetro dopo centimetro", conclude.