Il Covid mette in ginocchio lo sport. Il Comune conferma le tariffe del 2021 per gli impianti
Le società sportive i fruitori dovranno pagare quanto lo scorso anno per allenamenti, gare e manifestazioni
domenica 16 gennaio 2022
C'è anche lo sport in ginocchio a causa del Covid e della grave crisi economica che ne è scaturita.
E, di questo, il Comune di Molfetta ha tenuto conto decidendo di non modificare le tariffe per l'impiego degli impianti sportivi di proprietà, assegnati in gestione a terzi.
Dunque, per allenarsi e disputare le partite ufficiali casalinghe, le società molfettesi dovranno pagare in media dai 10 Euro ai 20 Euro ad ora. Idem coloro che vorranno, invece, svolgere all'interno degli immobili iniziative e manifestazioni.
Tutto ratificato dai provvedimenti ad hoc assunti nel corso della seduta della Giunta comunale di inizio anno.
Nei documenti dell'Ente si legge che la decisione nasca dalla volontà di tenere "conto dell'eccezionale contesto di emergenza sanitaria, sociale, produttiva che ormai da mesi investe il nostro paese, per il quale ogni soggetto istituzionale con funzioni di governo del territorio deve assumere decisioni coerenti volti a mitigare gli effetti di crisi del tessuto territoriale e quindi del dovere di adottare, nei limiti delle competenze comunali e compatibilmente con le proprie disponibilità, misure che possano alleviare anche se marginalmente le difficoltà delle attività economiche e delle fasce di utenza".
E, di questo, il Comune di Molfetta ha tenuto conto decidendo di non modificare le tariffe per l'impiego degli impianti sportivi di proprietà, assegnati in gestione a terzi.
Dunque, per allenarsi e disputare le partite ufficiali casalinghe, le società molfettesi dovranno pagare in media dai 10 Euro ai 20 Euro ad ora. Idem coloro che vorranno, invece, svolgere all'interno degli immobili iniziative e manifestazioni.
Tutto ratificato dai provvedimenti ad hoc assunti nel corso della seduta della Giunta comunale di inizio anno.
Nei documenti dell'Ente si legge che la decisione nasca dalla volontà di tenere "conto dell'eccezionale contesto di emergenza sanitaria, sociale, produttiva che ormai da mesi investe il nostro paese, per il quale ogni soggetto istituzionale con funzioni di governo del territorio deve assumere decisioni coerenti volti a mitigare gli effetti di crisi del tessuto territoriale e quindi del dovere di adottare, nei limiti delle competenze comunali e compatibilmente con le proprie disponibilità, misure che possano alleviare anche se marginalmente le difficoltà delle attività economiche e delle fasce di utenza".