Il coordinamento di "Molfetta Partecipa" tuona: «La città ha la febbre»

Il documento: «Serve un percorso di rigenerazione complessiva»

lunedì 4 agosto 2025 9.30
Un documento sottoscritto da una serie di realtà associative di Molfetta cioè Guglielmo Minervini Aps - Città Dell'uomo Aps - Tessere Prospettive Di Città Odv - Cgil Camera del Lavoro di Molfetta - Cisl Molfetta - Confesercenti Molfetta - Confcommercio Molfetta - Conte Rosso Social Club – Ecoalfa - Legambiente Circolo Di Molfetta - Radici attacca l'amministrazione:

"Le vicende che hanno interessato la politica e l'amministrazione della nostra città negli ultimi mesi definiscono un panorama in cui, di fatto, si evidenzia in maniera forte e tangibile la linea di demarcazione esistente tra una idea di politica intesa come percorso collettivo per il raggiungimento del Bene Comune e una idea di politica e del fare quotidiano finalizzato spesso al soddisfacimento degli interessi di pochi.

Queste vicende non fanno altro che enfatizzare quel senso di apatìa, di rassegnazione e di allontanamento, da parte dei cittadini, dalla vita politica della Città, fenomeno che preoccupa a tal punto da ritenere che "la città ha la febbre". La città ha la febbre, perché le istituzioni hanno la febbre, con un Sindaco, eletto a suffragio universale, sospeso e un vicesindaco, non eletto, che amministra una città "silenziosa", facendo di fatto decadere tutti i princìpi del suffragio universale.

La città ha la febbre perché non riesce a produrre gli anticorpi necessari per proteggere il governo di questo bene comune, assediato dai interessi di pochi. La città ha la febbre, perché i cittadini e le cittadine vorrebbero tornare ad amare una città per come dovrebbe e meriterebbe di essere amata.

Pertanto:
• storditi/e dal riverbero negativo in termini di immagine che ha subìto questa città, balzata suo malgrado agli onori della cronaca giudiziaria in tutto il Paese e oggetto di ripetuti servizi su testate giornalistiche nazionali;
• indignati/e per l'impotenza a cui viene assoggettata la città, ferita in quel patrimonio valoriale che i cittadini devono tornare a difendere, anche sviluppando un'azione di vigilanza attenta e costante sull'attività amministrativa;
• irremovibili nel pretendere che la gestione della cosa pubblica avvenga in un contesto di trasparenza, condizione senza le quali non è possibile una forma di governo;
• convinti/e che la città possa esprimere altri punti di vista in fatto di competenze e qualità morali;
• intenti/e a proseguire con determinazione affinché la cosa pubblica torni a essere patrimonio di tutti/e non più privilegio nelle mani di pochi/e
invitiamo tutti i cittadini
a prendere parte a questo percorso di rigenerazione della città, vigilando, controllando e facendo sentire la propria voce attraverso una partecipazione personale e corresponsabile invitiamo le associazioni, i gruppi, i comitati, le sigle di più mondi di questa città a sottoscrivere l'appello in modo da sentirsi dentro un "noi" una comunità che condivida una idea di città da consegnare al futuro, la Molfetta di tutti e non di pochi, accogliente, bella, viva e sana".