Il consigliere di opposizione Binetti: «Indecoroso scaricabarile tra la politica e gli uffici comunali»

Le sue parole: «Il Comune è diventato un ring permanente. Amministrazione paralizzata»

giovedì 31 luglio 2025 15.46
Il consigliere comunale di opposizione, Mauro Binetti, ha commentato gli ultimi sviluppi in merito alla diatriba tra l'assessore Sergio de Candia e alcune sigle sindacali a difesa dei dipendenti comunali. Riportiamo, di seguito, la nota stampa:

"Mentre la città affonda nella confusione più totale, al Comune di Molfetta è in corso un indecoroso e ormai insostenibile scaricabarile tra la politica e gli uffici comunali, tra assessori che accusano i dirigenti e il segretario generale, e dirigenti e segretario generale che si trincerano dietro il silenzio. Un balletto grottesco, che ha un solo effetto concreto: bloccare tutto e distruggere quel poco che ancora funzionava.

Quello che viviamo oggi non è un semplice momento di difficoltà. È un collasso amministrativo senza precedenti, dove nessuno sa più chi comanda, chi decide, chi è responsabile. Il Comune è un territorio abbandonato, senza guida, senza direzione, senza controllo. Un sindaco sospeso. Tre dirigenti sospesi. Un'amministrazione che parla per comunicati stampa – non ultimo il comunicato dell'Assessore al Personale che risponde ai sindacati parlando di "superare una visione antiquata del posto fisso".

A voler dirla tutta, con dovuto rispetto: non solo a noi consiglieri di opposizione, ma a tutta la città, sembrerebbe che quel "posto fisso" che si critica sia più appannaggio dell'attuale classe politica che degli onesti lavoratori comunali, che ogni giorno mandano avanti i servizi con dignità, spesso senza strumenti e senza risposte dall'alto. Ancora, riscontriamo funzioni essenziali paralizzate. Servizi ridotti all'osso. Siamo davanti a una macchina amministrativa comunale spaccata dalla cattiva gestione politica, dove chi governa pensa solo a salvare la propria posizione e nessuno tra gli amministratori si assume la benché minima responsabilità per il disastro in atto. Mentre gli uffici vengono lasciati nell'incertezza, i rappresentanti politici si dedicano a scaricare le colpe su chi, nei limiti del possibile, cerca ogni giorno di lavorare. Il Comune è diventato un ring permanente. Ma la verità è semplice: la responsabilità è politica. Nessuno si nasconda.

È questa la realtà del Comune di Molfetta nel 2025: un'amministrazione incapace, arroccata su sé stessa, che non governa ma si giustifica. Che non risolve ma litiga. Che non progetta, non guida, non sa più nemmeno amministrare l'ordinario. I cittadini assistono attoniti, abbandonati da settimane, da mesi, senza risposte, senza interlocutori, senza servizi all'altezza. E la politica? Assente. Mutata in una macchina autoreferenziale che si preoccupa solo della propria tenuta interna.

È giunto il momento di dire le cose come stanno: questa amministrazione è fallita politicamente e amministrativamente. Ogni giorno che passa peggiora il livello di sfiducia nei confronti delle istituzioni. Molfetta sta pagando un prezzo altissimo per colpe che hanno nomi e cognomi, e che non potranno essere cancellate con slogan o nomine dell'ultima ora. Serve un cambio di passo. Serve una classe dirigente seria, presente, capace. Non il circo che stiamo vedendo. A chi oggi si aggrappa alle poltrone, mentre il Comune si svuota di competenze e dignità, dico solo una cosa: avete fallito. E la città ve lo presenterà presto, tutto intero, il conto".