«Il Comune impugni dinnanzi al TAR l’autorizzazione ministeriale alle trivellazioni in mare dinnanzi alle nostre coste»

La nota dei "Democratici e Progressisti"

domenica 10 settembre 2017
E' stato pubblicato lo scorso 1° settembre il Decreto del Ministero dell'Ambiente n. 222 del 31.8.2017, che, di concerto con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, ha autorizzato (sancendone la compatibilità ambientale) la realizzazione di un progetto presentato dalla Società "Global Petroleum Limited" per la prospezione dei fondali marini alla ricerca di idrocarburi fossili, liquidi o gassosi, al largo delle coste pugliesi, in una vasta area che interessa l'Adriatico meridionale e che comprende anche il Comune di Molfetta.

Si tratta, evidentemente, di un'attività propedeutica alle eventuali, successive, trivellazioni per la coltivazione e lo sfruttamento dei giacimenti che dovessero essere trovati dinnanzi alle nostre coste.

Noi "Democratici e Progressisti" crediamo che il Comune di Molfetta debba attivarsi in ogni sede competente contro questo provvedimento, impugnandolo dinnanzi al TAR (magari coordinandosi con gli altri enti locali coinvolti, dal brindisino sino al nord-barese) per chiederne l'annullamento, anche alla luce del parere negativo espresso, sulla compatibilità ambientale, dalla Giunta regionale nel 2014 (poi ribadito nel 2015), e alla luce delle tante osservazioni che sono state depositate da associazioni e movimenti locali, e che sono state completamente ignorate dal Governo nazionale.
Non possiamo dimenticare, tra l'altro, che il Consiglio Comunale di Molfetta si è già espresso con chiarezza contro questo specifico progetto relativo alle prospezioni dei fondali dinnanzi alle nostre coste, con la delibera n. 20 del 1° agosto 2014 con la quale veniva approvato all'unanimità dei consiglieri presenti un ordine del giorno proposto dal Forum Agenda XXI.
Noi "Democratici e Progressisti" siamo convinti che il mare rappresenti certamente la risorsa più preziosa per lo sviluppo e la crescita del nostro territorio e per il rilancio di tutto il settore turistico; per questo le ricerche geofisiche per avviare, poi, attività di trivellazione dinnanzi alle nostre coste rappresenterebbero certamente un colpo ferale per tutta l'economica locale che gravita attorno al mare.

Ci auguriamo che l'amministrazione guidata da Tommaso Minervini, con l'assessore all'ambiente, Ottavio Balducci, e con l'assessore con delega all'Economia del Mare, Pasquale Mancini, dimostri la sua sensibilità al tema e (anche in ossequio a quanto già deliberato dal Consiglio Comunale nell'agosto del 2014) promuova ogni utile iniziativa per contrastare questa scellerata decisione del governo nazionale, imposta d'imperio alle comunità locali, proprio come ha già annunciato di voler fare, nei giorni scorsi, la Regione Puglia.

Sarebbe certamente una iniziativa apprezzabile e condivisibile.