Il comitato "Molfetta per la Palestina" omaggia Francesca Albanese
La nota: «Un vento di rinnovamento importante per ritrovare la libertà di questo popolo»
giovedì 7 agosto 2025
Nel pomeriggio di lunedì 4 agosto 2025 abbiamo assistito alla consegna delle chiavi della città di Bari da parte del sindaco Vito Leccese alla relatrice speciale delle Nazioni Unite sui Territori Palestinesi Francesca Albanese. La sala del Teatro Kursaal Santa Lucio era gremita di cittadine e cittadini, numerose al punto da dover adibire uno schermo all'esterno dell'edificio; al suo interno, la relatrice speciale veniva accolta nel nostro territorio da rappresentanti di associazioni e istituzioni locali di ogni colore politico - tra le quali, purtroppo, non era pervenuta la nostra latitante e ormai marginale compagine amministrativa locale.
Il gesto della consegna delle chiavi della città è un atto simbolico che, come sottolineato dalla stessa Albanese durante il suo discorso di ringraziamento, non ha ripercussioni pratiche sul genocidio in corso se non coadiuvato da azioni politiche precise da parte delle amministrazioni. Ciò nonostante, la presa di posizione istituzionale e, soprattutto, il calore con cui la cittadinanza ha partecipato alla cerimonia segnalano l'emergere di un senso diffuso di giustizia, che la lotta del popolo palestinese sta riattivando nel nostro tessuto sociale.
Un'energia che nelle scorse settimane ha attraversato anche Molfetta, riportando in piazza il 24 luglio centinaia di persone per la prima volta da anni: unite, al di là delle differenze politiche e ideologiche, per chiedere pace nei territori palestinesi occupati. Un vento di rinnovamento che continuerà a soffiare finché il popolo palestinese non vivrà libero sulla propria terra – e che, nel frattempo, porta semi nuovi anche nella nostra, da troppo tempo inaridita.
Dall'inizio del suo mandato nell'ottobre 2022, e soprattutto dopo la pubblicazione del suo ultimo report From economy of occupation to economy of genocide, la dott.ssa Albanese è finita al centro di un violento attacco mediatico e politico, culminato nelle sanzioni unilaterali annunciate lo scorso 4 luglio dal segretario di Stato USA Marco Rubio. Un provvedimento che ha ricadute personali significative su una giurista diventata, per rigore e integrità, la voce più autorevole di quell'Occidente che rifiuta di essere complice di un sistema sempre più apertamente imperialista, impegnato in un progetto di cancellazione sistematica di un popolo.
Per questo motivo, come Coordinamento Molfetta per la Palestina, rinnoviamo la nostra più sentita solidarietà umana e politica alla relatrice speciale ONU Francesca Albanese, affinché possa sostenere la pressione politica e mediatica e continuare a svolgere il suo prezioso lavoro a sostegno della causa e del popolo palestinese.
Il gesto della consegna delle chiavi della città è un atto simbolico che, come sottolineato dalla stessa Albanese durante il suo discorso di ringraziamento, non ha ripercussioni pratiche sul genocidio in corso se non coadiuvato da azioni politiche precise da parte delle amministrazioni. Ciò nonostante, la presa di posizione istituzionale e, soprattutto, il calore con cui la cittadinanza ha partecipato alla cerimonia segnalano l'emergere di un senso diffuso di giustizia, che la lotta del popolo palestinese sta riattivando nel nostro tessuto sociale.
Un'energia che nelle scorse settimane ha attraversato anche Molfetta, riportando in piazza il 24 luglio centinaia di persone per la prima volta da anni: unite, al di là delle differenze politiche e ideologiche, per chiedere pace nei territori palestinesi occupati. Un vento di rinnovamento che continuerà a soffiare finché il popolo palestinese non vivrà libero sulla propria terra – e che, nel frattempo, porta semi nuovi anche nella nostra, da troppo tempo inaridita.
Dall'inizio del suo mandato nell'ottobre 2022, e soprattutto dopo la pubblicazione del suo ultimo report From economy of occupation to economy of genocide, la dott.ssa Albanese è finita al centro di un violento attacco mediatico e politico, culminato nelle sanzioni unilaterali annunciate lo scorso 4 luglio dal segretario di Stato USA Marco Rubio. Un provvedimento che ha ricadute personali significative su una giurista diventata, per rigore e integrità, la voce più autorevole di quell'Occidente che rifiuta di essere complice di un sistema sempre più apertamente imperialista, impegnato in un progetto di cancellazione sistematica di un popolo.
Per questo motivo, come Coordinamento Molfetta per la Palestina, rinnoviamo la nostra più sentita solidarietà umana e politica alla relatrice speciale ONU Francesca Albanese, affinché possa sostenere la pressione politica e mediatica e continuare a svolgere il suo prezioso lavoro a sostegno della causa e del popolo palestinese.