IISS “Bello-Salvemini”, inaugurato il murale dedicato a Don Tonino
Sulla facciata della scuola campeggia l’immagine del vescovo salentino
lunedì 17 novembre 2025
Un simbolo identitario dell'Istituto scolastico, ma anche un emblema di speranza. Giovedì 14 novembre è stato ufficialmente inaugurato il murale che campeggia sulla parete d'ingresso dell'Istituto "Bello-Salvemini", che ritrae don Tonino Bello circondato dai ragazzi. L'opera, realizzata dal collettivo leccese "Urban Art 167/B Street" con il supporto di "Restauri e manutenzioni edili", ha rappresentato il momento conclusivo di un progetto intitolato "Sui passi della legalità" realizzato da SerMolfetta in partnership con il Consorzio Metropolis e in convenzione con il Settore Socialità del Comune di Molfetta, a cui ha aderito l'Istituto scolastico di viale XXV Aprile.
Dall'anno scolastico 22/23 gli studenti hanno partecipato ad una serie di manifestazioni, spettacoli e incontri con forze dell'ordine, associazioni come "Libera", comunità terapeutiche come "San Patrignano", giornalisti d'inchiesta e testimoni di vittime di mafia, tra cui Pinuccio e Lella Fazio, sul tema dell'educazione alla legalità. «Don Tonino ci ha mostrato che la lotta per la legalità è una scelta quotidiana di responsabilità e impegno», ha affermato Irene Amato, docente referente del progetto, ricordando le parole del vescovo salentino pronunciate nel '92 durante i funerali del sindaco Carnicella.
«Si tratta di un atto di memoria e speranza per una comunità scolastica – ha spiegato la dirigente Maria Rosaria Pugliese-. È un messaggio di fiducia nei confronti dei giovani che devono essere protagonisti di una vita vissuta per gli altri senza sottomissione».
Alla cerimonia di inaugurazione, inframmezzata dalle esibizioni degli studenti, hanno partecipato i protagonisti dell'iniziativa, tra cui Lidia De Leonardis dirigente del Settore Socialità del Comune di Molfetta, Barbara Amato referente del progetto per il SerMolfetta, Gianni Camporeale, consigliere metropolitano con delega all'edilizia scolastica e Monsignor Domenico Cornacchia. «Mi auguro che un giorno possiate dire io c'ero e che questa immagine resti nel cuore di tutti. Siate scintilla e fate luce», ha chiosato il vescovo. Una luce che senz'altro da oggi brilla un po' di più.
Dall'anno scolastico 22/23 gli studenti hanno partecipato ad una serie di manifestazioni, spettacoli e incontri con forze dell'ordine, associazioni come "Libera", comunità terapeutiche come "San Patrignano", giornalisti d'inchiesta e testimoni di vittime di mafia, tra cui Pinuccio e Lella Fazio, sul tema dell'educazione alla legalità. «Don Tonino ci ha mostrato che la lotta per la legalità è una scelta quotidiana di responsabilità e impegno», ha affermato Irene Amato, docente referente del progetto, ricordando le parole del vescovo salentino pronunciate nel '92 durante i funerali del sindaco Carnicella.
«Si tratta di un atto di memoria e speranza per una comunità scolastica – ha spiegato la dirigente Maria Rosaria Pugliese-. È un messaggio di fiducia nei confronti dei giovani che devono essere protagonisti di una vita vissuta per gli altri senza sottomissione».
Alla cerimonia di inaugurazione, inframmezzata dalle esibizioni degli studenti, hanno partecipato i protagonisti dell'iniziativa, tra cui Lidia De Leonardis dirigente del Settore Socialità del Comune di Molfetta, Barbara Amato referente del progetto per il SerMolfetta, Gianni Camporeale, consigliere metropolitano con delega all'edilizia scolastica e Monsignor Domenico Cornacchia. «Mi auguro che un giorno possiate dire io c'ero e che questa immagine resti nel cuore di tutti. Siate scintilla e fate luce», ha chiosato il vescovo. Una luce che senz'altro da oggi brilla un po' di più.