Hoboken come Molfetta: pronte le luminarie per la festa della Madonna dei Martiri

Nella città del New Jersey è ancora forte l'influenza religiosa molfettese

martedì 27 agosto 2019 13.46
A cura di Danilo de Robertis
Grandi telai realizzati in legno, preferibilmente di abete, successivamente intagliati e sagomati, ai quali si aggiungono volute, archetti, ghirigori, roselline, pendagli fino a farli apparire come un vero e proprio ricamo. Le strutture vengono tutte pitturate con vernice bianca, in modo da far risaltare la luce delle migliaia di lampadine colorate, che con cura sono sistemante seguendo le lavorazioni e gli intagli del legname, successivamente vengono abilmente montate nelle strade e nelle piazze in cui si svolge la festa e dove passa la processione. Stiamo parlando di una delle peculiarità delle feste patronali pugliesi: le luminarie. Per noi pugliesi costituiscono un simbolo inconfondibile per le tradizionali feste organizzate in onore dei santi protettori della città: la loro forma di archi, gallerie, frontoni, rosoni, spalliere formano un complesso scenografico armonico e colorato in grado di creare grande fascino e stupore.

Trascurata per decenni, questa splendida tradizione ha visto una rinascita negli ultimi anni e ormai appartiene all'identità storico-culturale del territorio pugliese, tant'è che la Regione Puglia ne ha fatto un emblema imprescindibile nella promozione turistica inserendole nell'allestimento del proprio stand e nelle guide delle varie fiere internazionali del turismo. Roberto Pansini, attraverso il progetto dell'associazione Oll Muvi, meglio nota come I Love Molfetta, ha avviato negli ultimi anni un'idea in grado di esportare proprio questo elemento folkloristico anche negli Stati Uniti, grazie a diversi finanziamenti e un crowdfunding realizzato per l'occasione, per far costruire, spedire e donare alla comunità dei molfettesi d'America diversi archi di luminarie pugliesi. Il lavoro di oltre due anni è documentato in una "pellicola" dal titolo "Illuminiamo la tradizione" tradotto "We light the Tradition", che ha già ricevuto ben tre Awards come "best documentary" a diversi festival cinematografici in giro per il mondo, con innumerevoli le partecipazioni a festival internazionali in questo ambito. Nel New Jersey, per i preparativi dell'Hoboken Italian Festival, ognuno dei componenti organizzativi ha un compito da svolgere e anche per le luminarie è stato necessario un preciso piano d'azione. Per far sì che possano accendersi regolarmente tutte le luci, è stato effettuato un vero e proprio collaudo da Antonio Albanese, insieme al giovane Ingegnere Paul de Robertis, appartenente alla terza generazione di molfettesi emigrati negli USA.

La festa ad Hoboken è molto attesa dagli americani ed è diventata la più importante nel New Jersey in quanto ha ben 93 anni di tradizione e attira nei quattro giorni di organizzazione oltre 120mila turisti da tutto il mondo. Come ogni festa patronale che si rispetti, le luminarie faranno da cornice alle varie manifestazioni che vedono protagonista la città di Molfetta al passaggio in processione del simulacro della Madonna dei Martiri, creando un' atmosfera gioiosa già durante il montaggio del sistema d'illuminazione. Tutti attendono con ansia e curiosità il momento in cui vengono dell'accensione perché anno per anno queste diventano sempre più elaborate e maestose e ultimamente vengono anche accompagnate dalla musica.

Dal Sud Italia agli Stati Uniti: anche oltre oceano c'è un pezzettino di Molfetta che risplende con i suoi archi luminosi e le 1000 luci colorate che danno quella magnifica sensazione di trovarsi in Puglia, a pochi passi dalla propria patria d'origine.