Gran Shopping “Mongolfiera” di Molfetta, presentato il libro di Taurino “Due papà, due mamme”
L’iniziativa inserita nell’ambito degli eventi “Stop al bullismo” promossi dal centro commerciale
domenica 7 aprile 2019
11.56
Bullismo, omofobia, genitorialità omosessuale, diritti delle minoranze. Queste le parole principe della tre giorni dell'iniziativa "Stop al bullismo", organizzata dal Gran Shopping "Mongolfiera" di Molfetta, che ha voluto affrontare senza veli e senza pregiudizi questi temi di grande attualità, ma anche di una delicatezza estrema con personalità di grande spessore in questo ambito.
In particolare la giornata di sabato, è stata dedicata all'omofobia e alla genitorialità omosessuale con l'autore di "Due papà, due mamme", edito da "La Meridiana", Alessandro Taurino, psicoterapeuta e ricercatore presso l'Università degli studi di Bari, senza se e senza ma ha affrontato il tema entrando subito nel vivo e precisando che «questo libro è nato proprio con l'idea di sfatare stereotipi e pregiudizi nei confronti della famiglia e della genitorialità omosessuale».
Taurino fa rilevare che «oggi non esiste un'unica forma di famiglia, ma della pluralità dei modelli familiari, quella omosessuale è una delle tante forme possibili. Non è tanto la struttura o la configurazione esterna a fare una buona famiglia, ma la qualità delle relazioni interne. Ciò che conta è il tipo di cura che si da all'interno della famiglia stessa». E precisa: «quello che è importante non è l'orientamento sessuale ma la capacità di essere un buon genitore o meno».
E poi si sofferma sul tema della "differenza", sull'altro diverso da me, non come costrutto negativo e disfunzionale, ma come valore aggiunto, «essere differenti», per Taurino significa, «che ognuno ha la propria specificità e questo non toglie niente all'altro. Per questo i processi di cambiamento devono contemplare anche i diritti inviolabili della persona».
In tema di diritti inviolabili, «l'omofobia è una vera e propria forma di violenza, che si manifesta», come hanno sottolineato gli altri relatori dell'incontro Gianluca Caruolo, presidente dell'Arcigay Bat "Le mine vaganti", e Giuseppe Bastiano, segretario dell'Arcigay Bari, «non solo fisicamente, ma colpendo molto la sfera psicologica della persona, nella fase adolescenziale con l'allontanamento da casa, piuttosto che dalla scuola, in età adulta anche con l'esclusione dai posti di lavoro, creando in tale modo l'isolamento della persona», per questo presso queste associazioni ci sono dei punti di ascolto a cui ci si può rivolgere per avere sostegno.
Inoltre, per i relatori, è importante il costante dialogo con le istituzioni e la scuola, perché solo con la conoscenza si possono superare le barriere della diversità.
Presente all'incontro anche l'amministrazione comunale di Molfetta, rappresentata dal consigliere Rosalba Secchi la quale ha evidenziato che anche la nostra città ha un Regolamento comunale per le pari opportunità, votato all'unanimità, tra le varie norme l'amministrazione «farà un controllo serio, anche attraverso delle sanzioni pecuniarie, per chi oltraggia a mezzo media, cartellonistica, o altri strumenti». Per la consigliera comunale Secchi: «i pregiudizi di superano con la conoscenza e con l'inclusione».
Taurino ha una personalissima visione del concetto di pregiudizio, per lui «il pregiudizio è la negazione dello sguardo dell'altro, per questo occorre la valorizzazione delle differenze perché ci riportano all'uguaglianza». E a questo proposito cita "la convivialità delle differenze" di don Tonino.
L'incontro, moderato dal giornalista, Matteo Diamante, ha acceso il focus su tematiche importanti, delicate e di grande attualità, dando la possibilità ai presenti di avere degli spunti di riflessione per "destrutturare", come direbbe il professor Taurino, il proprio pensiero, guardando ai due papà, due mamme, in un' ottica diversa.
Questo consentirebbe di avere un approccio diverso al tema del bullismo, e in particolare quello omofobico, non sono state date ricette particolari nel corso della serata, ma il parlarne è già un grande punto di partenza. Infatti, i relatori sono ben consci che la strada è lunga e tortuosa.
In particolare la giornata di sabato, è stata dedicata all'omofobia e alla genitorialità omosessuale con l'autore di "Due papà, due mamme", edito da "La Meridiana", Alessandro Taurino, psicoterapeuta e ricercatore presso l'Università degli studi di Bari, senza se e senza ma ha affrontato il tema entrando subito nel vivo e precisando che «questo libro è nato proprio con l'idea di sfatare stereotipi e pregiudizi nei confronti della famiglia e della genitorialità omosessuale».
Taurino fa rilevare che «oggi non esiste un'unica forma di famiglia, ma della pluralità dei modelli familiari, quella omosessuale è una delle tante forme possibili. Non è tanto la struttura o la configurazione esterna a fare una buona famiglia, ma la qualità delle relazioni interne. Ciò che conta è il tipo di cura che si da all'interno della famiglia stessa». E precisa: «quello che è importante non è l'orientamento sessuale ma la capacità di essere un buon genitore o meno».
E poi si sofferma sul tema della "differenza", sull'altro diverso da me, non come costrutto negativo e disfunzionale, ma come valore aggiunto, «essere differenti», per Taurino significa, «che ognuno ha la propria specificità e questo non toglie niente all'altro. Per questo i processi di cambiamento devono contemplare anche i diritti inviolabili della persona».
In tema di diritti inviolabili, «l'omofobia è una vera e propria forma di violenza, che si manifesta», come hanno sottolineato gli altri relatori dell'incontro Gianluca Caruolo, presidente dell'Arcigay Bat "Le mine vaganti", e Giuseppe Bastiano, segretario dell'Arcigay Bari, «non solo fisicamente, ma colpendo molto la sfera psicologica della persona, nella fase adolescenziale con l'allontanamento da casa, piuttosto che dalla scuola, in età adulta anche con l'esclusione dai posti di lavoro, creando in tale modo l'isolamento della persona», per questo presso queste associazioni ci sono dei punti di ascolto a cui ci si può rivolgere per avere sostegno.
Inoltre, per i relatori, è importante il costante dialogo con le istituzioni e la scuola, perché solo con la conoscenza si possono superare le barriere della diversità.
Presente all'incontro anche l'amministrazione comunale di Molfetta, rappresentata dal consigliere Rosalba Secchi la quale ha evidenziato che anche la nostra città ha un Regolamento comunale per le pari opportunità, votato all'unanimità, tra le varie norme l'amministrazione «farà un controllo serio, anche attraverso delle sanzioni pecuniarie, per chi oltraggia a mezzo media, cartellonistica, o altri strumenti». Per la consigliera comunale Secchi: «i pregiudizi di superano con la conoscenza e con l'inclusione».
Taurino ha una personalissima visione del concetto di pregiudizio, per lui «il pregiudizio è la negazione dello sguardo dell'altro, per questo occorre la valorizzazione delle differenze perché ci riportano all'uguaglianza». E a questo proposito cita "la convivialità delle differenze" di don Tonino.
L'incontro, moderato dal giornalista, Matteo Diamante, ha acceso il focus su tematiche importanti, delicate e di grande attualità, dando la possibilità ai presenti di avere degli spunti di riflessione per "destrutturare", come direbbe il professor Taurino, il proprio pensiero, guardando ai due papà, due mamme, in un' ottica diversa.
Questo consentirebbe di avere un approccio diverso al tema del bullismo, e in particolare quello omofobico, non sono state date ricette particolari nel corso della serata, ma il parlarne è già un grande punto di partenza. Infatti, i relatori sono ben consci che la strada è lunga e tortuosa.