Festa patronale, Molfetta onora la Madonna dei Martiri con il Pontificale

Celebrazione officiata da Mons. Cornacchia

martedì 8 settembre 2020 21.35
A cura di Verdiana Mastrofilippo
I festeggiamenti per la ricorrenza della Madonna dei Martiri del 2020, resteranno sicuramente nella memoria per la loro profonda differenza da quelli a cui siamo abituati da anni: la pandemia da Covid-19 e il nuovo innalzamento dei contagi ha imposto prudenzialmente la cancellazione di molti dei riti della Festa Patronale molfettese. Nessuna sagra a mare, nessuna processione, nessuna accensione di luminarie ed ovviamente nessun assembramento da bancarelle o giostre in Corso Dante o Secca dei Pali.

La devozione però alla Santissima Patrona della città non è stata fermata dalle restrizioni: se alle 20:00 del 8 settembre solitamente la Madonna termina il suo pellegrinaggio in mare sbarcando a Banchina San Domenico, quest'anno invece l'effige sacra è rimasta nella sua solita dimora, la Basilica della Madonna dei Martiri, centro della celebrazione del Solenne Pontificale officiato dal Vescovo Mons. Domenico Cornacchia, alla presenza del clero cittadino, autorità civili e militari: la messa, tenutasi all'aperto all'interno dell'area dell'Ospedaletto dei Crociati, ha visto la partecipazione di un numero contingentato di fedeli in possesso di speciali pass forniti dalle parrocchie di appartenenza. Varchi aperti già nel tardo pomeriggio per consentire il deflusso ordinato dei fedeli e le operazioni di controllo della temperatura corporea, nonché la consegna di moduli di autocertificazione. Per chi fosse invece sprovvisto di pass, per seguire ugualmente la funzione sono stati allestiti dei maxischermi in Basilica, in cui l'accesso è stato predisposto fino al raggiungimento del numero massimo di capienza consentita.

La grande partecipazione dei fedeli narra quindi di una città che, dopo la paura del lockdown e l'incertezza dei mesi successivi, si ritrova di nuovo stretta attorno alla sua Madonna, come se si trattasse di una vera e propria madre a cui affidare i propri travagli, le preoccupazioni e soprattutto le preghiere di speranza affinché si possa superare indenni quest'ulteriore ed imprevista tempesta: gli sguardi dei devoti, lasciati scoperti dalle sempre presenti mascherine, raccontano una storia sì di ansia e di timore per il futuro, ma anche di abbandono alla fede.

"Voi molfettesi siete un popolo di mare e ci avete insegnato a non arrenderci, a remare e a trovare la luce del faro per tornare a casa", le parole del Vescovo Cornacchia che ha salutato la scarna folla presente in rappresentanza di tutti coloro che non hanno potuto presenziare alla celebrazione, seguendola in tv o all'esterno della Basilica. L'invito del Vescovo è stato quello di non farci fiaccare dalla stanchezza e dalla delusione e di considerare questa festività come una sorta di spartiacque tra due anni completamente diversi tra loro: è impossibile, infatti, vivere come se nulla fosse successo. Anzi la sobrietà delle manifestazioni esterne deve essere segno di solidarietà per chi sta soffrendo, o ha perso un proprio caro, o annaspa nella difficoltà economica.

Accorati ringraziamenti sono infine giunti per l'amministrazione comunale e il comitato feste patronali per avere approntato comunque un germe di festa in quello che è stato definito un "originale tempio sotto le stelle".

"Anche se ora siamo barche senza bussola pieni di sconforto, in noi non prevarranno le tenebre", le parole colme di fiducia del Vescovo Cornacchia.
IMG WA
IMG WA
IMG WA
IMG WA
IMG WA
IMG WA
IMG WA
IMG WA
IMG WA
IMG WA
IMG WA
IMG WA
IMG WA
IMG WA
IMG WA