Emiliano: «Lavoriamo per la seconda dose di vaccino in Puglia ai turisti»
Il presidente della Regione Puglia ha anche parlato delle somministrazioni agli studenti
giovedì 27 maggio 2021
0.49
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, si è espresso sulla possibilità di vaccinare cittadini provenienti da altre regioni nei centri pugliesi durante l'estate: la strategia sarebbe finalizzata a non scoraggiare le vacanze per via in particolare del richiamo: «Io, il presidente Fedriga e la conferenza delle Regioni stiamo valutando le modalità organizzative per scambiare i vaccini, in modo da poter vaccinare i cittadini italiani che hanno diritto alla seconda dose se sono in altre regioni per le ferie. In questo modo potremo impedire che la necessità di fare la seconda inoculazione possa bloccare la vacanza».
«È una procedura tecnicamente realizzabile – prosegue Emiliano - bisogna solo far quadrare il bilancio dei vaccini e scambiarli tra le regioni. Il commissario Figliuolo ci darà il suo punto di vista, crediamo di poter arrivare a questo risultato tutti insieme. Non possiamo pensare di accordarci soltanto con le regioni confinanti, questa decisione deve essere presa dal governo ed eseguita dalle regioni».
Inoltre, a margine della conferenza stampa sul wedding tenutasi ieri mattina in Fiera del Levante, a due passi dal centro vaccinazioni, lancia al Governo la proposta di una vaccinazione di massa della scuola: «Sarebbe utile pensare ad una vaccinazione di massa della scuola - dichiara - perché se qualcuno pensa di mandare di nuovo in classe in presenza migliaia e migliaia di ragazzi e ragazze senza vaccinarli, secondo me, rischia di fare un passo azzardato».
«Dobbiamo riaprire le scuole in presenza a settembre - sottolinea Emiliano - e anche in funzione dell'autorizzazione della somministrazione dei vaccini ai più piccoli, dobbiamo organizzare una somministrazione delle dosi a tutta la popolazione scolastica. Questa cosa metterebbe in sicurezza definitivamente anche dallo sviluppo delle varianti. La variante indiana è al momento poco sensibile ai vaccini attuali, così ci dicono, e bisogna contenerla. Ora dobbiamo portare avanti il tracciamento, inutile durante la pandemia, ma molto importante in questo momento di bassi contagi, in quanto potrebbe permettere di individuare una variante che potrebbe non essere coperta dai vaccini. Questa cosa ci permetterebbe ora di mettere in quarantena subito i soggetti interessati, ed evitare che si diffonda in attesa che le successive versioni dei vaccini coprano anche quella variante».
E sul discorso del ritorno in presenza dei ragazzi il prossimo settembre rilancia: «Nessuno può essere obbligato a portare i propri figli a scuola durante uno stato di emergenza, e lo dico anche in base al successo al Consiglio di Stato che ha confermato che la nostra ordinanza stabilisce un diritto delle famiglie ad optare per la DaD. I ragazzi però devono tornare in presenza. E la mia proposta personale è che si cominci a ragionare non su operazioni di marketing, più o meno intelligenti, ma sulla vaccinazione di massa della popolazione scolastica, in quanto unico modo per mandare tutti a scuola in presenza in sicurezza, evitando che quel luogo sia il luogo di elaborazione delle varianti che rischiano di far saltare all'aria tutta la nostra economia».
«È una procedura tecnicamente realizzabile – prosegue Emiliano - bisogna solo far quadrare il bilancio dei vaccini e scambiarli tra le regioni. Il commissario Figliuolo ci darà il suo punto di vista, crediamo di poter arrivare a questo risultato tutti insieme. Non possiamo pensare di accordarci soltanto con le regioni confinanti, questa decisione deve essere presa dal governo ed eseguita dalle regioni».
Inoltre, a margine della conferenza stampa sul wedding tenutasi ieri mattina in Fiera del Levante, a due passi dal centro vaccinazioni, lancia al Governo la proposta di una vaccinazione di massa della scuola: «Sarebbe utile pensare ad una vaccinazione di massa della scuola - dichiara - perché se qualcuno pensa di mandare di nuovo in classe in presenza migliaia e migliaia di ragazzi e ragazze senza vaccinarli, secondo me, rischia di fare un passo azzardato».
«Dobbiamo riaprire le scuole in presenza a settembre - sottolinea Emiliano - e anche in funzione dell'autorizzazione della somministrazione dei vaccini ai più piccoli, dobbiamo organizzare una somministrazione delle dosi a tutta la popolazione scolastica. Questa cosa metterebbe in sicurezza definitivamente anche dallo sviluppo delle varianti. La variante indiana è al momento poco sensibile ai vaccini attuali, così ci dicono, e bisogna contenerla. Ora dobbiamo portare avanti il tracciamento, inutile durante la pandemia, ma molto importante in questo momento di bassi contagi, in quanto potrebbe permettere di individuare una variante che potrebbe non essere coperta dai vaccini. Questa cosa ci permetterebbe ora di mettere in quarantena subito i soggetti interessati, ed evitare che si diffonda in attesa che le successive versioni dei vaccini coprano anche quella variante».
E sul discorso del ritorno in presenza dei ragazzi il prossimo settembre rilancia: «Nessuno può essere obbligato a portare i propri figli a scuola durante uno stato di emergenza, e lo dico anche in base al successo al Consiglio di Stato che ha confermato che la nostra ordinanza stabilisce un diritto delle famiglie ad optare per la DaD. I ragazzi però devono tornare in presenza. E la mia proposta personale è che si cominci a ragionare non su operazioni di marketing, più o meno intelligenti, ma sulla vaccinazione di massa della popolazione scolastica, in quanto unico modo per mandare tutti a scuola in presenza in sicurezza, evitando che quel luogo sia il luogo di elaborazione delle varianti che rischiano di far saltare all'aria tutta la nostra economia».