Covid, Minervini annuncia: «A Molfetta verso la vaccinazione di massa»
Intanto prosegue la campagna a cui stanno aderendo tanti operatori sanitari locali
sabato 2 gennaio 2021
Il 2021 a Molfetta sarà l'anno della vaccinazione di massa contro il Covid.
Ne è certo Tommaso Minervini che annuncia come il Comune si stia già organizzando con il Dipartimento di Prevenzione dell'ASL BA, medici e volontari ad avviare una operazione capillare di vaccinazione al Covid in ogni fascia della popolazione.
L'obiettivo, secondo quanto trapela da Lama Scotella, è quello di avere il più alto numero possibile di vaccinati in città. Certo, al Comune sarebbe nota la circostanza per la quale in molti potrebbero rifiutare il vaccino ma l'intento è quello di raggiungere il coinvolgimento e coinvincento delle persone anche attraverso una accurata campagna d'informazione.
A maggior ragione, allora, il Comune di Molfetta avrebbe intenzione di collaborare attivamente con tutti gli operatori sanitari locali, proprio partendo da quelli già sottoposti alla vaccinazione la cui testimonianza sarebbe utile per comunicare l'assenza di rischi e l'assoluta necessità di usare il metodo scientifico per debellare il contagio.
Come ovvio, ogni ricaduta territoriale dipenderà dalle decisioni governative e dall'approvigionamento di dosi che verranno destinate alla popolazione civile per ogni comune.
Ne è certo Tommaso Minervini che annuncia come il Comune si stia già organizzando con il Dipartimento di Prevenzione dell'ASL BA, medici e volontari ad avviare una operazione capillare di vaccinazione al Covid in ogni fascia della popolazione.
L'obiettivo, secondo quanto trapela da Lama Scotella, è quello di avere il più alto numero possibile di vaccinati in città. Certo, al Comune sarebbe nota la circostanza per la quale in molti potrebbero rifiutare il vaccino ma l'intento è quello di raggiungere il coinvolgimento e coinvincento delle persone anche attraverso una accurata campagna d'informazione.
A maggior ragione, allora, il Comune di Molfetta avrebbe intenzione di collaborare attivamente con tutti gli operatori sanitari locali, proprio partendo da quelli già sottoposti alla vaccinazione la cui testimonianza sarebbe utile per comunicare l'assenza di rischi e l'assoluta necessità di usare il metodo scientifico per debellare il contagio.
Come ovvio, ogni ricaduta territoriale dipenderà dalle decisioni governative e dall'approvigionamento di dosi che verranno destinate alla popolazione civile per ogni comune.