Covid, dati in lieve miglioramento a livello nazionale. La Puglia resta in rosso
L'indice Rt dell'Italia è sceso a 1.08 ma resta massima l'attenzione sul territorio pugliese
venerdì 26 marzo 2021
16.00
Stando al consueto monitoraggio effettuato il venerdì dalla cabina di regia sull'epidemia di Covid in Italia, a livello nazionale siamo scesi a una media di 240 casi di contagio per 100mila abitanti nell'ultima settimana. La situazione non è invece felice sul territorio pugliese, dove oggi è stato registrato un nuovo bollettino da record per quanto riguarda i contagi registrati in 24 ore.
Le cifre fatte registrare dall'Istituto Superiore di Sanità e ministero della salute sono eloquenti: Molfetta e il resto della Puglia resteranno in zona rossa e anzi saranno oggetto delle ulteriori restrizioni stabilite dalla Regione d'intesa con gli Enti locali, avendo per giunta una incidenza ogni 100mila abitanti pari a 292, ben più alta della media nazionale. È calato, seppure leggermente (da 1.16 a 1.08), il dato complessivo nazionale dell'indice Rt che misura la trasmissibilità del Covid.
Variazione migliorativa per il Lazio, che a partire da martedì 30 marzo passerà in zona arancione. Nessuna modifica per la Provincia autonoma di Bolzano, Liguria, Toscana, Umbria, Abruzzo, Molise, Sardegna, Basilicata, Calabria e Sicilia che rimarranno arancioni. La Valle d'Aosta passerà al rosso aggiungendosi a provincia autonoma di Trento, Lombardia, Piemonte, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Marche, Puglia (rosso rafforzato), Veneto e Campania.
Confermate, in ogni caso, le forti restrizioni valide su tutto il territorio nazionale dal 3 al 5 aprile: zona rossa al fine di evitare spostamenti.
Le cifre fatte registrare dall'Istituto Superiore di Sanità e ministero della salute sono eloquenti: Molfetta e il resto della Puglia resteranno in zona rossa e anzi saranno oggetto delle ulteriori restrizioni stabilite dalla Regione d'intesa con gli Enti locali, avendo per giunta una incidenza ogni 100mila abitanti pari a 292, ben più alta della media nazionale. È calato, seppure leggermente (da 1.16 a 1.08), il dato complessivo nazionale dell'indice Rt che misura la trasmissibilità del Covid.
Variazione migliorativa per il Lazio, che a partire da martedì 30 marzo passerà in zona arancione. Nessuna modifica per la Provincia autonoma di Bolzano, Liguria, Toscana, Umbria, Abruzzo, Molise, Sardegna, Basilicata, Calabria e Sicilia che rimarranno arancioni. La Valle d'Aosta passerà al rosso aggiungendosi a provincia autonoma di Trento, Lombardia, Piemonte, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Marche, Puglia (rosso rafforzato), Veneto e Campania.
Confermate, in ogni caso, le forti restrizioni valide su tutto il territorio nazionale dal 3 al 5 aprile: zona rossa al fine di evitare spostamenti.